La crisi non molla, in Italia la situazione è sempre più difficile. Soprattutto per i giovani, costretti in qualche modo a pagare per gli errori dei padri. Il lavoro non si trova o si trova con estrema difficoltà, ed è reale il rischio di non potere soddisfare le proprie ambizioni di crescita personale e anche, giustamente, economica. E così i giovani italiani, pur di non perdere i loro migliori anni, sono pronti a partire e a lasciare l’Italia.
Addirittura sono 7 giovani italiani su 10 ad essere preoccupati per il proprio futuro: non pensano che l’Italia si riprenderà nel breve periodo. Peggio ancora: il 35% è convinto che le cose peggioreranno. Oltre la metà dei giovani, 6 su dieci, è convinta di non farcela. E così il 30% è pronto a cercare fortuna all’estero. Sono molto chiari i dati che arrivano dal sondaggio realizzato dal centro di ricerche Datagiovani e Panel Data su un campione di 600 connazionali tra i 18 e i 35 anni. Il timore più grande è quello di non potersi affermare professionalmente, di essere destinati a dipendere dai propri genitori, di non riuscire a costruirsi una vita propria ed economicamente indipendente dalla famiglia.
I giovani italiani di oggi sono convinti di avere assai meno possibilità di crescita di quante ne avessero i loro genitori anni fa. E probabilmente hanno ragione. Questo però non può voler significare arrendersi, altrimenti il rischio di cadere in una totale apatia e in una depressione profonda diventa sempre più concreto. Arriverà il momento anche per ragazzi e ragazze, che però non devono assolutamente smettere di "combattere", ma al contrario devono continuare a cercare sbocchi professionali e opportunità di crescita, guardando verso ogni direzione. E se l’estero può essere la soluzione, ben venga. In generale, come ItaliaChiamaItalia, ci sentiamo di consigliare ad ogni giovane un’esperienza di vita all’estero: servirà ad allargare i propri orizzonti e a capire che ormai siamo tutti cittadini del mondo, e non solo del Paese in cui siamo nati o viviamo.
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