Focus del Sole 24 Ore sull’export del cibo italiano. Dopo due anni di pandemia non solo l’export agroalimentare italiano ha sfondato il tetto dei 50 miliardi di euro, ma ha anche messo a segno una crescita vicina al 15% rispetto al 2019.
I nostri rivali storici, Francia e Germania, in due anni sono cresciuti rispettivamente solo dell’8 e del 5%. A certificarlo sono i dati dell’Agrifood monitor di Nomisma, secondo i quali a mettere a segno la performance migliore sono stati i nostri salumi, l’ortofrutta e la pasta, tutti prodotti che tra il 2019 e il 2021 hanno visto aumentare le esportazioni di oltre il 10%.
Tra i principali mercati di sbocco dell’agroalimentare italiano, Stati Uniti e Canada fanno registrare un aumento a valori del 20% rispetto alla situazione pre-pandemica, mentre le variazioni più alte si toccano in Corea del Sud (+60%) e Cina (+46).
Viva le nostre eccellenze italiane, sempre più apprezzate oltre confine.