Cresce la produzione di Speck Alto Adige Igp nel 2018: le «baffe» che sono state contrassegnate dal marchio di qualità hanno raggiunto i 2,75 milioni, per un incremento dell’1,9% rispetto all’anno precedente.
La potenzialità del salume, si legge sul Corriere del Trentino, è visibile dalla crescita non solo in Nord Italia, ma anche in altre regioni, «in particolare quelle meridionali dove la domanda è in aumento» fa sapere il presidente del Consorzio di tutela Andreas Moser.
Un dato importante, oltre alle cosce lavorate contrassegnate Igp, sono i 38 milioni di confezioni di speck Alto Adige «preaffettato» che sono state prodotte nell’anno, con un incremento delle porzioni sotto i 90 grammi, in linea con le esigenze dei consumatori.
L’Italia rimane lo sbocco principale per quanto riguarda il mercato, visto che assorbe il 66,4% del prodotto, destinato soprattutto all’Alto Adige e alle regioni del nord Italia. Dunque un terzo della produzione va oltre confine, essendo la Germania il primo mercato estero di riferimento, paese cui è destinato il 28,2% della produzione totale, seguito dagli Usa (2%), dalla Francia (1,5%), l’Austria (0,8%) e la Svizzera (0,4%).