Tra gli chef, che spopolano ormai anche sui media italiani a contendersi lo scettro sono Carlo Cracco e Massimo Bottura con più di 2000 citazioni a testa e il primo che, dall’inizio di marzo al 27 settembre scorso, ha raccolto 80 citazioni in più. A mettere in evidenza questi dati è il monitoraggio svolto su oltre 1.500 fonti d’informazione fra carta stampata (quotidiani nazionali, locali e periodici), siti di quotidiani, principali radio, tv e blog da Mediamonitor.it, che utilizza tecnologia e soluzioni sviluppate da Cedat 85, azienda attiva da 30 anni nella fornitura dei contenuti provenienti dal parlato.
Cracco dopo l’apertura del nuovo ristorante milanese e l’annuncio dell’esordio su Netflix a The Final Table, ha catalizzato l’attenzione dei media raggiungendo le 2194 citazioni. A poca distanza, il due volte primo classificato nella lista dei The World’s 50 Best Restaurants, Massimo Bottura, chef del ristorante tre stelle Michelin Osteria Francescana, a Modena, che in sei mesi ha raggiunto le 2114 citazioni. Lo chef emiliano sarà celebrato prossimamente nella sua città natale in occasione della prima edizione di Sciocola’, festival del cioccolato artigianale (a Modena dal 1 al 4 novembre): per l’occasione sarà realizzato un monuimento in cioccolato da 800 chili dell’iconico Monte Rushmore dove, al posto dei volti dei presidenti americani, ci saranno proprio quello di Bottura, insieme ad altri tre modenesi illustri: Enzo Ferrari, Luciano Pavarotti e Vasco Rossi.
Al terzo e quarto posto della classifica stilata da Mediamonitor.it ci sono due volti ben noti del panorama culinario televisivo: Antonino Cannavacciuolo e Alessandro Borghese. Per lo chef campano emigrato sul Lago d’Orta le citazioni sono state 1397 mentre per il conduttore e giudice di “4Ristoranti” 1038. A poca distanza gli uni dagli altri si inseriscono tre protagonisti del piccolo schermo: Chef Rubio, fenomeno televisivo consacrato al successo dal format ‘Unti e Bisunti’ (861) e i giudici di Masterchef Antonia Klugmann (841) e Bruno Barbieri (835).
Seguono lo chef tedesco Heinz Beck (785), l’abruzzese Niko Romito (609), entrambi tristellati ed entrambi freschi dell’apertura di nuovi locali a Milano, e Davide Oldani (759) patron del ristorante D’O di Milano. Tra gli chef stranieri menzionati dai media italiani troviamo l’argentino Mauro Colagreco, giudicie del programma televisivo “Top chef Italia”.
Non sempre, fanno sapere da Mediamonitor.it, il successo mediatico è sostenuto dalla qualità certificata dalle stelle Michelin. Tra i pluristellati che preferiscono le luci della cucina a quelle dei riflettori, ci sono infatti Enrico Crippa, chef del tristellato Piazza Duomo ad Alba, con 633 citazioni e Antonio Guida (182), patron del Seta, ristorante due stelle Michelin all’interno del Mandarin Oriental di Milano.