Com’è noto, sono in corso delle indagini da parte del Tribunale di Bergamo sulla gestione della pandemia Covid. Tra gli indagati, ci sono nomi illustri come quelli dell’ex-premier Giuseppe Conte e dell’ex-ministro della Salute Roberto Speranza. Noi abbiamo in mente il ricordo ben vivido dei fatti del 2020 e del 2021. Troppe cose non risultano chiare. Per esempio, il Governo, con il ministro Speranza, aveva chiuso i confini ai voli diretti dalla Cina. Però, i voli che partivano dalla Cina e che facevano scalo in altri aeroporti europei continuavano ad esserci. Inoltre, i protocolli pandemici non erano stati aggiornati e la gente che aveva dei sintomi doveva prendere la Tachipirina e stare in “vigile attesa”. La medicina territoriale era stata completamente azzerata.
Il Covid si poteva curare anche in casa, con i farmaci giusti, come gli antinfiammatori, ma i medici che curavano con questi ultimi o con altre cure venivano fatti tacere. Il caso del primario di pneumologia dell’Ospedale “Carlo Poma” di Mantova, il dottor Giuseppe De Donno, è da ricordare come un esempio da manuale.
C’è molto da dire anche sul lockdown. L’allora premier Conte diceva che l’Italia era un modello e diceva che “ne saremmo usciti migliori”. Peccato che i numeri dicano il contrario e che più di 180.000 morti testimoniano il fallimento della gestione italiana del Covid, nonostante il lockdown duro che era stato imposto. Inoltre, a giudicare da quello che si vede oggi, noi non siamo meglio di come eravamo prima della pandemia. Basta vedere, per esempio, lo stato pessimo nel quale oggi versa il volontariato.
Quotidiani come “La Verità” (il noto quotidiano fondato e diretto da Maurizio Belpietro) riportano anche gli SMS che l’allora ministro Speranza ed i vari tecnici si mandavano. Uno di questi sms recitava: “Dobbiamo mettere paura per imporre le restrizioni”. Cosa avrà voluto dire con tale messaggio? Quanto sta emergendo è davvero inquietante.
Sembra proprio che la scienza (quella vera) sia stata tenuta da parte e che i veri protagonisti siano stati la politica e certi interessi. Ricordiamo i famosi respiratori cinesi che si erano rivelati privi dei requisiti di sicurezza. Sia chiaro, essere indagati non significa per forza essere colpevoli, ma la gente chiede chiarezza e ha tutto il diritto di sapere.