Tutta l’Italia, o quasi, è in zona rossa. Per Pasqua lo Stivale sarà blindato, come a Natale. E’ giusto difendersi dal Covid e mettere in atto ogni tipo di restrizione utile a tenere sotto controllo i contagi, ma fino a quando sarà possibile andare avanti così?
Per Matteo Salvini “è impensabile tenere chiusa l’Italia anche per tutto il mese di aprile”. Così il leader della Lega chiede al presidente Draghi “che dal 7 aprile, almeno nelle regioni e nelle citta’ con situazione sanitaria sotto controllo, si riaprano (ovviamente in sicurezza) le attivita’ chiuse e si ritorni alla vita, a partire da ristoranti, teatri, palestre, cinema, bar, oratori, negozi. Qualunque proposta in Consiglio dei Ministri e in parlamento avra’ l’ok della Lega solo se prevedera’ un graduale e sicuro ritorno alla vita”.
Intanto il ministro della Salute Roberto Speranza fa sapere che “dopo sei settimane di crescita l’Rt diminuisce a 1,08” e “anche il tasso di incidenza è sceso sotto quota 250 su 100mila abitanti”.
Per Speranza sono i “primissimi segnali di rallentamento del contagio”. “Le misure ci hanno consentito – ha spiegato in conferenza stampa – di verificare i primissimi segnali di rallentamento del contagio. Oggi l’RT segna 0,8, la settimana passata 1,16 ed erano diverse settimane che cresceva. Il tasso di incidenza e’ sceso sotto i 250: c’e’ ancora una situazione delicata che va seguita con la massima attenzione, ma possiamo consentirci in un quadro prudenziale una scelta di apertura della scuola”. Una buona notizia, finalmente. Ma la luce in fondo al tunnel è ancora lontana.