La commissione d’inchiesta sul Covid è stata istituita e dall’opposizione si sono sentite urla e accuse. L’ex-ministro della Salute Roberto Speranza ha parlato di “attacco squadrista”.
In verità, non c’è nulla di squadrista in tutto ciò. C’è solo una richiesta di verità fino ad ora negate.
Personaggi come l’ex-premier Giuseppe Conte e l’ex-ministro Speranza dicono di essere stati bravi nel gestire la pandemia. La verità è diversa. Se Conte e Speranza fossero stati bravi come dicono, non ci sarebbero stati circa 180.000 morti di Covid. Oltre a ciò, i lockdown non avevano nessun fondamento scientifico. Anche il professor Anthony Fauci ha detto ciò di fronte alla commissione d’inchiesta istituita negli Stati Uniti d’America.
Vi è anche la questione dei vaccini e degli effetti avversi, io stesso ne so qualcosa. Negli altri Paesi coloro che governavano durante la pandemia oggi fanno autocritica. Qui in Italia, invece, ci sono personaggi come l’ex-premier e l’ex-ministro che celebrano se stessi, quando i fatti li smentiscono.
Mi ha fatto rabbia l’avere visto Speranza trattare male un uomo sulla sedia a rotelle. L’uomo in questione si è recato a Potenza, città natale dell’ex-ministro, nella quale egli stava presentando il suo libro, per chiedere la verità. Infatti, quell’uomo che oggi si trova su una sedia a rotelle era un uomo attivo che giocava anche a calcio. Egli iniziò ad avere problemi dopo la vaccinazione anti-Covid. Quell’uomo ha chiesto delle risposte e Speranza non le ha date. Il tutto è stato ripreso dalle telecamere della trasmissione “Fuori dal Coro“. Dunque, è ora di scoperchiare il calderone.
La verità deve venire fuori.