Ai Caraibi, dove il virus continua a galoppare, sono già alla terza dose di vaccino. Luis Abinader, presidente della Repubblica Dominicana, si è fatto somministrare la terza dose di vaccino contro il Covid-19.
Il Paese caraibico è il secondo al mondo dopo la Turchia ad approvare un ulteriore inoculazione del vaccino oltre il ciclo di due dosi previsto in tutto il resto del pianeta.
L’obiettivo di questa politica, riferiscono i media dominicani, sarebbe quello di rafforzare il sistema immunitario contro le nuove varianti del virus responsabile della malattia, in modo particolare quella delta, individuata per la prima volta in India nei mesi scorsi e ritenuta fino al 50 per cento più contagiosa di altre varianti scoperte in precedenza.
Il presidente, si legge sul quotidiano El Dìa, ha detto di volere che il Paese caraibico sia “da esempio” per tutto il mondo per quanto riguarda il programma di immunizzazione. A oggi, stando ai dati del ministero della Salute locale, il 46 per cento dei cittadini adulti ha ricevuto due dosi del siero. L’intenzione del governo, si legge sempre su El Dia, è quella di rimuovere l’attuale coprifuoco in forza nel Paese non appena una determinata area raggiunga la quota del 70 per cento degli adulti vaccinati.
Abinader, eletto nel luglio 2020, primo presidente dominicano a essere nato dopo la fine del ventennale governo autoritario del generale Leónidas Trujillo, aveva già ricevuto rispettivamente a maggio e a giugno due dosi del siero prodotto dall’azienda cinese Sinovac, ritenuta efficace al circa l’83,5 per cento secondo studi pubblicati di recente sulla rivista scientifica The Lancet.
La terza dose, che gli è stata inoculata ieri, è stata invece del prodotto realizzato da Pfizer e BionTech, considerato efficace fino al 96 per cento.