Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in una intervista a “Libero Quotidiano” osserva che “negli ultimi tre anni si e’ parlato solo di Covid, perche’ il virus ha sconvolto il mondo. Oggi pero’ l’epidemia e’ cambiata. Si dovrebbe iniziare a parlare di Covid 23 anziche’ di Covid 19, per far capire a tutti che ormai la malattia e’ profondamente diversa da quella originaria”.
“La forma attuale e’ meno aggressiva e sappiamo curare meglio. Le epidemie durano due-tre anni, e’ sempre andata cosi’ nella storia, con o senza vaccini, come avvenuto cento anni fa per l’influenza spagnola”.
“Spero che con la prossima primavera – aggiunge – ci lasceremo l’emergenza alle spalle. La situazione negli ospedali e nelle terapie intensive e’ sotto controllo”.
Quanto ai vaccini: “L’indicazione e’ nota: quarta dose per i fragili e vivamente consigliato il vaccino per l’influenza, che quest’anno puo’ essere perfino piu’ rischiosa. La speranza e’ che l’autunno prossimo si possa fare una sola iniezione, che copra sia il Covid sia l’influenza”.
Il ministro spiega, inoltre, perche’ ha fatto rientrare prima al lavoro i medici no vax: “In tutto il resto del mondo erano gia’ rientrati. Abbiamo anticipato di poche settimane sia per un problema d’organico sia per una scelta filosofica: sul Covid e i vaccini bisogna andare verso una riconciliazione nazionale. Strano che chi ci ha criticato per questa decisione siano le stesse persone che predicano l’inclusione in ogni altra situazione”.
In merito infine alla sentenza della Corte Costituzionale sulla legittimita’ dell’obbligo vaccinale: “Rispetto le sentenze della Corte. In questo caso la Consulta ha ritenuto inammissibile il ricorso contro l’obbligo vaccinale introdotto dal governo Draghi nel 2021 per il personale sanitario e scolastico. In realta’ l’obbligo era terminato per quasi tutte le categorie nello scorso mese di giugno, quando era cessato lo stato d’emergenza, e sarebbe scaduto per il personale sanitario il prossimo 31 dicembre”.
“Noi – continua – abbiamo anticipato al primo novembre questa scadenza. Il presidente Meloni ha sempre detto di essere contraria all’obbligo per i vaccini Covid, ritenendo l’informazione piu’ efficace della coercizione, e non mi pare abbia cambiato idea”.
Il green pass non tornera’ piu’: “Non rimetteremo l’obbligo vaccinale e saremo sempre attenti a mediare il diritto alla salute con il rispetto delle liberta’ personali”, ha concluso Schillaci.