Il Prof. Giuseppe Mele, Presidente della Società Italiana Medici Pediatri, è intervenuto su Radio Cusano Campus e sulle mascherine in classe ha detto: “Le precauzioni non sono mai troppe. Noi ad esempio abbiamo finito di svolgere un congresso per la prima volta in presenza e avevamo tutti la mascherina pur essendo tutti vaccinati. L’idea del test rapido salivare la si deve prendere in considerazione nel momento in cui c’è una classe in cui non tutti sono vaccinati”.
Sui vaccini. “Alcuni pensano che siccome la sperimentazione è stata rapida vuol dire che è poco sicura. I dati che stanno emergendo dimostrano che la scienza è molto seria. Quando gli enti europei e americani approvano un vaccino vuol dire che c’è stata un’ampia e rigorosa ricerca, quindi avviciniamoci con grande fiducia alla vaccinazione. E’ probabile che ci possano essere effetti secondari che devono essere presi in considerazione. Soprattutto quando si parla di bambini le precauzioni devono essere sempre prese e solo quando la ricerca avrà dato risultati sperati potremo sottoporre i ragazzi al di sotto dei 12 anni al vaccino”.
In Gran Bretagna stop ai vaccini sotto i 15 anni. “Il giusto approccio è l’immunità di gregge. Non è vero che è sufficiente raggiungere il 70% della vaccinazione per avere l’immunità di gregge, bisognerebbe arrivare ad almeno al 90%. Gli studi che stanno cercando di introdurre la vaccinazione anche per i più piccoli sono molto seri e tranquillizzano sull’opportunità di raggiungere l’immunità di gregge”.
“Il pediatra deve essere il punto di riferimento del genitore, ahimè fino ad ora non lo è stato perché c’è stata una tendenza ad appropriarsi di ruoli che non sono specifici per l’infanzia e l’adolescenza. Quando gli enti regolatori daranno l’ok ai vaccini per i bambini, deve essere il pediatra il punto di riferimento per decidere sulla vaccinazione”.