Torna a galoppare veloce il virus in Europa. Si torna a parlare di lockdown in diversi Paesi del Vecchio Continente, mentre in Italia di discute dell’ipotesi di avviare un lockdown solo per i non vaccinati.
In Austria sarà lockdown per tutti, con vaccinazioni obbligatorie dal primo febbraio. Una linea dura per contenere i contagi da coronavirus, il primo paese in Europa ad adottare provvedimenti così restrittivi.
L’annuncio è stato fatto dal cancelliere austriaco Alexander Schallenberg, in conferenza stampa in Tirolo, dopo avere incontrato i governatori regionali.
“Da lunedì, per un massimo di 20 giorni, entrerà in vigore un lockdown generale, che dopo 10 giorni sarà rivalutato e terminerà automaticamente il 13 dicembre. Da questa data non sarà applicato il lockdown per le persone vaccinate e i guariti”.
“La quota di vaccinazione è la nostra unica via d’uscita dalla pandemia”, gli ha fatto eco il suo ministro della Sanità Wolfgang Mueckstein.
Anche l’uso delle mascherine farà ritorno negli ambienti chiusi nel paese alpino, anche sul posto di lavoro. Le autorità richiedono l’uso di una mascherina FFP2. Per quanto riguarda le scuole, queste passeranno alla didattica a distanza.
“Non vogliamo una quinta, una sesta e una settima ondata” ha detto Schallenberg. “Nonostante mesi di persuasione non siamo riusciti a convincere un numero sufficiente di persone a vaccinarsi”, ha lamentato il cancelliere, accusando chi non lo ha fatto di essere responsabile di “attacco al sistema sanitario”.
In Baviera lockdown di tre settimane nelle aree piu’ colpite. “Serve un freno di emergenza duro” nelle zone della Baviera piu’ colpite dal Covid. Lo ha detto il ministro presidente, Markus Soeder annunciando che sara’ “chiuso tutto, fino al 15 dicembre”, tranne “scuole e asili infantili che saranno escluse dalle chiusure”. Si tratta delle zone in cui l’indice di contagio settimanale supera i 1000 casi positivi su 100 mila abitanti.
La Francia non seguira’ i vicini europei sulle restrizioni ai vaccinati, ha chiarito il presidente, Emmanuel Macron, spiegando che l’introduzione del green pass e’ riuscita a frenare l’epidemia, nel giorno in cui emerge che 4.048 classi sono attualmente chiuse, un record dall’inizio dell’anno scolastico.
Oggi l’Ungheria ha registrato 11.289 nuove infezioni, il dato piu’ alto dall’inizio della pandemia. Il governo di Viktor Orban e’ stato riluttante a imporre qualsiasi restrizione, ma da domani scattera’ l’obbligo di indossare le mascherine in tutti gli spazi chiusi tranne uffici e palazzetti dello sport, e agli eventi pubblici con piu’ di 500 persone si potra’ partecipare solo con il green pass.
Una emergenza che si aggiunge a quella ormai cronica della Russia, che da settimane ritocca quotidianamente i suoi record di vittime (piu’ di 1.200 al giorno) e a quella ‘consolidata’ in Repubblica Ceca, dove da lunedi’ prossimo solo i vaccinati e coloro che sono guariti dal Covid negli ultimi sei mesi potranno accedere a bar, ristoranti, hotel e altri servizi.
La Gran Bretagna ha registrato giovedi’ un balzo dei nuovi casi, con 46.807 positivi, in rialzo rispetto ai 38.263 del giorno precedente. I morti sono stati 199, in linea con i numeri del giorno prima (201). Da oggi il sistema sanitario (Nhs) inserisce nel suo passaporto vaccinale digitale anche l’indicazione sulla terza dose di vaccino per chi l’ha ricevuta.
In Grecia il governo ha annunciato nuove restrizioni per i non vaccinati, che a partire da lunedi’, non potranno piu’ accedere a luoghi pubblici chiusi.
E in Italia?
In questa fase “e’ necessaria prudenza. Lavoriamo tutti insieme per evitare nuove chiusure, lockdown, obblighi e problemi agli italiani. Le priorita’ sono la tutela della salute e del lavoro: con buonsenso, evitiamo di seminare paure”. Lo affermano fonti della Lega.
“Le posizioni di Fratelli d’Italia sul funzionamento e la validità del lasciapassare verde anti-Covid voluto dal Governo rimangono in linea con quanto portato avanti finora. L’incoerenza di uno strumento come il Green Pass è evidente: non solo lede la libertà dei cittadini – che senza la certificazione non possono neanche andare a lavorare – ma allo stesso tempo è una misura che non garantisce l’immunità della persona che lo possiede”. Lo dichiara Federico Mollicone, deputato di Fratelli d’Italia e capogruppo in commissione Cultura,
Antonio Tajani, numero due di Forza Italia: “Per impedire il lockdown parziale o generale, serve vaccinarsi. Quindi acceleriamo i tempi della vaccinazione per chi non lo ha fatto e della terza inoculazione per chi si è vaccinato. Bisogna fare un’operazione come quella fatta con l’inizio del lavoro del generale Figliuolo e convincere tutti coloro che hanno paura a farlo. Io mi sento un uomo libero, ancora più libero di girare, di fare il mio dovere, altrimenti non potrei tutelare gli interessi di quelli che hanno scritto il mio nome sulla scheda elettorale”.
Luca Zaia, governatore del Veneto, sulle ipotesi di chiusure e restrizioni differenziate per le persone che rifiutano la vaccinazione Covid: “Stante oggi la Costituzione e il Paese che siamo, pensare di fare un lockdown per i non vaccinati non ci si riesce. Per me non e’ praticabile dal punto di vista giuridico”. “Al di la’ di questo, – ha aggiunto – se c’e’ qualcuno convinto e vuol tentare di farlo in autonomia lo puo’ fare. Immagino, per un fatto pratico, che sia un’avventura che poi non si concretizza”.
Pierpaolo Sileri, Sottosegretario alla Salute, in un colloquio con ‘Il Tempo’ prova a rassicurare: “Non si arriverà a nessun lockdown, salvo che la gente non faccia proprio la terza dose”. “Non siamo affatto nella situazione di Austria e Germania, e sono certo che non ci arriveremo”, ha aggiunto. Speriamo sia davvero così.