L’emergenza coronavirus ha avuto effetti dirompenti su tutti i settori economici e produttivi del nostro Paese, richiedendo una massiccia mobilitazione di enti e aziende.
Salute e sicurezza dei dipendenti e sostegno e solidarietà al sistema sanitario e al mondo non profit: queste le due direttrici fondamentali dell’impegno di Snam nel fronteggiare la crisi.
L’azienda Snam guidata dal CEO Marco Alverà, società italiana leader mondiale nelle infrastrutture energetiche, si è mossa sin dai primi istanti dell’emergenza per mettere in sicurezza le proprie persone e continuare ad assicurare la normale operatività e la sicurezza energetica dell’intero Paese, ancora più cruciale in un momento come questo.
Il primo passo è stato quello di favorire lo smart working, una pratica già presente da tempo in azienda che è stata estesa a 2.300 persone, su un totale di circa 3.000 dipendenti in tutta Italia. Per mantenere sempre aggiornati tutti i processi è stato creato un team composto da 20 persone costantemente al lavoro per seguire gli sviluppi, anche grazie al contatto con la Protezione Civile e le autorità.
In alcuni casi particolari, quali sale di controllo e impianti, sono state intensificate le norme sanitarie e le misure precauzionali, riducendo al minimo la presenza fisica e integrando sistemi di gestione da remoto. Nel caso del centro di dispacciamento di San Donato Milanese sono stati innalzati gli standard di sicurezza e sono stati creati degli alloggi isolati e protetti, per permettere agli operatori di svolgere il loro lavoro in turni per periodi di 14 giorni.
Sul fronte degli aiuti al sistema sanitario e al terzo settore, Snam ha invece effettuato una donazione di 20 milioni di euro per acquistare mascherine e ventilatori polmonari e sostenere il no-profit e ha avviato una raccolta fondi tra i propri dipendenti finalizzata a ulteriori iniziative di solidarietà. Nell’ambito della campagna di fundraising, “Diamo forma al futuro”, il CEO di Snam Marco Alverà ha deciso di ridurre del 25% la propria retribuzione lorda nel periodo da maggio a dicembre 2020.
“Oggi più che mai – ha dichiarato lo stesso Alverà – il nostro impegno per la sicurezza energetica dell’Italia va di pari passo con il nostro impegno sociale. Siamo vicini agli operatori sanitari, al mondo del non profit, alle istituzioni e a tutte le comunità italiane impegnate a fronteggiare l’emergenza”.