Un risparmio di 15 milioni a legislatura: e’ questo il risultato dell’approvazione da parte del Consiglio regionale del Piemonte della modifica allo Statuto della Regione che riduce da 60 a 50 il numero dei consiglieri e da 14 a 11 quello degli assessori, autorizzandone solo tre esterni dell’Assemblea. Il via libera ai provvedimenti, che entreranno in vigore dalla prossima legislatura, e’ arrivato oggi, dopo alcune ore di ostruzionismo da parte del consigliere Michele Giovine, condannato in appello per le firme false alle scorse regionali. Solo dopo che il presidente della Giunta regionale, Roberto Cota, ha annunciato in aula che chi avesse bloccato l’iter del provvedimento sarebbe stato fuori dalla sua maggioranza, Giovine ha desistito dall’ostruzionismo.
Le nuove norme, elaborate dall’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale e presentate a firma del presidente dell’Assemblea Valerio Cattaneo, sono state condivise da tutte le forze politiche. Queste ora gia’ guardano ai prossimi passi, lunedi’ infatti e’ convocato il tavolo di concertazione che dovra’ decidere ulteriori tagli, a partire dalla cancellazione delle indennita’ forfettarie chiesta con forza ieri dal Movimento 5 Stelle e sostenuta da altri partiti di entrambi gli schieramenti. Ma soprattutto le forze politiche pensano alla nuova legge elettorale regionale che dovra’ essere messa a punto, e rimarcano in modo unanime come il minore numero di consiglieri non debba andare a discapito della rappresentanza. Lo dice la Lega citando i territori piu’ piccoli e marginali, e il Pdl rimarcando come il Piemonte non abbia atteso l’indagine conoscitiva avviata dalla magistratura per muoversi sul taglio dei costi della politica. Ma lo affermano anche tutti i partiti del centrosinistra.
‘Siamo tra i primi in Italia a ridurre il numero dei consiglieri’, ha commentato con soddisfazione Cattaneo. ‘Quanto votato – ha osservato Cota – e’ solo un pezzo del mosaico che si sta delineando nell’ambito del contenimento dei costi della politica regionale. Anche a dispetto di chi cerca di fare di tutta l’erba un fascio e magari di gettare fango – ha esortato – occorre tenere duro sulla via intrapresa’.
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