Mentre la Guardia di Finanza ha cominciato a lavorare sulle carte relative ai rimborsi facili per i consiglieri, il Consiglio regionale del Piemonte approvera’ domani in aula una nuova legge sulla trasparenza e il taglio dei costi varata a tempo di record. Il testo, sul quale e’ stato trovato l’accordo di tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione, prevede l’abolizione delle autocertificazioni, l’abolizione dei tre viaggi annuali dei consiglieri in ambito Ue e la riduzione da 11 a 7 di quelli per Roma, oltre all’azzeramento del budget per i dieci viaggi a annuali a disposizione di ciascun gruppo consiliare. A questo si aggiungeranno ulteriori sforbiciate, alle quali sta lavorando un tavolo di concertazione sui costi della politica, che si e’ riunito anche questo pomeriggio sotto la guida del presidente del Consiglio regionale, Valerio Cattaneo.
Il tavolo ha gia’ concordato su un taglio del 20% delle risorse per i gruppi consiliari, di quelle per le segreterie dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, e dei fondi destinati alle Consulte e ai Comitati consiliari. Restano pero’ da definire la modalita’ del taglio dei fondi ai gruppi, questione che contrappone i gruppi maggiori a quelli piu’ piccoli, visto che tutti usufruiscono di un fisso uguale. Per i gruppi numerosi l’attuale sistema favorirebbe i piccoli; per questi ultimi invece il vantaggio non ci sarebbe perche’ le spese fisse, sostengono, sono le stesse indipendentemente dalla consistenza numerica del gruppo. La questione, che ha peso anche alla luce del fatto che in Piemonte ci sono otto gruppi consiliari regionali composti da un solo consigliere, sara’ affrontata nei dettagli in I Commissione. Sembra sicuro pero’ che il taglio non sara’ lineare.
Le Fiamme Gialle hanno cominciato ad esaminare i documenti prelevati nei giorni scorsi a Palazzo Lascaris e nelle sedi dei gruppi consiliari. Il primo passo, pero’, sara’ ricostruire un mosaico di norme che risalgono al 1972, quando venne varata la prima legge (poi aggiornata nel corso degli anni) sui contributi. La polizia tributaria ha avuto dalla procura l’incarico di capire come i gruppi consiliari utilizzano i circa sette milioni ricevuti dal Consiglio per le loro spese. Le autocertificazioni facili, argomento esploso dopo la pubblicazione delle tabelle sul sito istituzionale di Palazzo Lascaris, sono un capitolo diverso che pero’ non verra’ trascurato. Intanto i Radicali (che non sono presenti nel Consiglio regionale piemontese) annunciano un sit-in di protesta davanti a Palazzo Lascaris domani. L’obiettivo e’ quello di chiedere che anche nella Regione Piemonte, come gia’ al Comune di Torino, venga adottata l’anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati, che renderebbe totalmente trasparente l’attivita’ e l’utilizzo delle risorse di coloro che ricoprono incarichi istituzionali. Per ottenere l’anagrafe pubblica, una richiesta che vede schierati a favore anche alcuni esponenti della sinistra regionale a partire da Sel, i Radicali hanno presentato una petizione con raccolta di firme nell’ottobre dello scorso anno.
La proposta di legge che sara’ approvata domani porta la firma del presidente del Consiglio regionale Valerio Cattaneo, che dal suo insediamento, ha ricordato nei giorni scorsi, ha gia’ guidato l’assemblea legislativa piemontese ad approvare tagli per 16 milioni di euro.
Discussione su questo articolo