Lo stipendio è tutto sommato in linea, anzi in qualche caso pure lievemente al di sotto, rispetto a quello che ricevono i colleghi europei. Ciò che però marca la differenza nei guadagni dei nostri deputati sono l’assegno di fine mandato e la pensione. È quanto emerge
Uno studio riservato del Servizio per le Competenze dei parlamentari della Camera dei deputati datato 31 marzo 2011 mette a confronto il trattamento economico dei deputati in Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Parlamento europeo. Dallo studio emerge che gli stipendi dei nostri deputati sono più o meno in linea con quelli degli altri colleghi europei. A fare la differenza sono l’assegno di fine mandato e la pensione.
QUANTO GUADAGNA UN DEPUTATO? 10.257, 84 euro netti al mese: questo è ciò che si mette in tasca un deputato italiano. Una cifra composta da indennità (5.164, 80, al netto anche delle addizionali regionali e comunali), diaria (3.503,11, ridotta per il triennio 2011/2013), spese di viaggio (1.331,70), spese telefoniche (258,23).
I COLLEGHI EUROPEI La somma è tutto sommato molto vicina ai colleghi di Germania e Francia. Lo stipendio netto di un parlamentare europeo è ben superiore, invece: 13.285,72 euro al mese di cui 6.200,72 per indennità, 2.432 per diaria, 354 per spese di viaggio, 4.299 per spese di segreteria. "Solo" 8.914,83 euro per i deputati inglesi.
A questi soldi si aggiunge un importo massimo per la retribuzione dei collaboratori che va dai 3.690 euro dell’Italia ai 9.138 della Francia ai 10.581 della Gran Bretagna ai 14.712 della Germania ai 19.709 (!!) del Parlamento europeo.
140 MILA EURO DOPO 15 ANNI IN PARLAMENTO – Il deputato italiano dopo 5 anni in Parlamento riceve un assegno di 46.814,56 euro, dopo 15 anni 140.443,68 euro. Su questi soldi, non si pagano le tasse. In Francia invece i deputati in cerca di occupazione possono chiedere il sussidio di reinserimento lavorativo per tre anni al massimo pari alla differenza tra una percentuale determinata dall’indennità parlamentare e i redditi eventualmente percepiti dal parlamentare. In Germania? Dopo cinque anni di mandato riceve 7.668 euro lordi per 5 mesi e dopo 15 anni di mandato la stessa cifra ma per 15 mesi. Una bella differenza con l’Italia. In Gran Bretagna si può chiedere un rimborso massimo di 47.071 euro per le spese connesse al completamento delle funzioni parlamentari sostenute entro due mesi dalla fine del mandato. Al Parlamento Ue allo scadere del mandato i deputati hanno diritto a un’indennità transitoria pari a un mese dell’indennità parlamentare per ogni anno di mandato per minimo 6 mesi e massimo 24 mesi. Un’indennità – sottoposta all’imposta comunitaria – non cumulabile con la pensione o con latri incarichi parlamentari o pubblici.
PENSIONE DOPO 5 ANNI – Dopo 5 anni di mandato effettivo in Italia gli onorevoli di Montecitorio ricevono il vitalizio a 65 anni per un importo che varia da un minimo del 20 per cento a un massimo del 60 per cento dell’indennità parlamentare a seconda degli anni di mandato. Dunque si va da 2.486,86 euro lordi al mese dopo 5 anni di mandato a 4.973,73 dopo 10 anni a 7.460,59 dopo 15 anni. Davvero tanti soldi, grazie ai quali un ex deputato può campare tranquillo in ogni caso. Francia, Germania, Regno Unito e Parlamento europeo sono molto al di sotto: si fa dai 700 euro ai 5.500, a seconda del Paese e del tempo in Parlamento.
CONCLUSIONI Come è facile capire, l’Italia spende troppo per i propri deputati, ai quali regala troppi soldi non tanto durante la loro carriera politica, ma dopo. Anche questo, fa parte di quei costi della politica che ormai la gente non sopporta più. Da rivedere sia assegno di fine mandato che vitalizio.
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