Paola Ceccon è un’imprenditrice italiana residente da tanti anni in Costa Rica; opera nel settore dell’import export alimentare, ma è anche produttrice di salumi e formaggi che vende in tutto il Paese.
“Sono venuta la prima volta in Costa Rica nel 1984 a visitare mio padre, che da qualche mese era qui ad aiutare un suo amico che aveva un caseificio”, racconta Paola a Italiachiamaitalia.it. “Ci è piaciuto molto questo Paese, che in quegli anni era un paradiso”, spiega.
“Ad ottobre del 1989 ci siamo trasferiti tutti qui. Con mio fratello Giovanni, ci siamo fatti carico dell’azienda, aggiungendo un salumificio, poi abbiamo cominciato a distribuire prodotti italiani”.
Paola da sempre è parte del tessuto sociale italiano nel Paese del Centro America: “Ho fatto parte dell’Associazione del Mutuo Socorro per molti anni. Aiutavamo gli italiani più fragili, più bisognosi; andavamo a trovare e a portare un po’ di speranza ai nostri connazionali finiti in carcere” racconta.
“Per 21 anni sono anche stata volontaria della Croce Rossa Costarricense; lo sono ancora, in realtà, ma mi sono presa un po’ di tempo per motivi familiari”.
La nostra connazionale ha sempre aiutato con abnegazione, sincerità e altruismo chi ne aveva bisogno: “Lo continuo a fare, perché è nel mio Dna. Amo la mia famiglia, il mio la lavoro ed aiutare il prossimo“.
“Tutti noi italiani emigrati per situazioni della vita abbiamo gli stessi diritti dei nostri connazionali che vivono nel BelPaese. Siamo persone colte, informate e attente a tutto quello che succede in Italia, forse persino con una maggior chiarezza, già che riusciamo ad essere più obiettivi, osservando da fuori tutto quello che succede”.
Paola Ceccon è candidata al Comites locale, con la lista Associazione Italiani Costa Rica: “Qui in Costa Rica – dichiara – ci sono moltissimi italiani e discendenti di italiani, nel trascorso degli anni siamo arrivati ad essere un gruppo piuttosto grande. Siamo distribuiti in tutto il Paese, per questo molti hanno difficoltà quando hanno bisogno di servizi consolari, dato che nel nostro ufficio consolare non ci sono molti funzionari, ma le richieste sono molte e per questo i tempi di risposta sono molto lunghi”. “Vorrei far parte del Comites – conclude – per poter agevolare, aiutare, informare, unire i nostri connazionali residenti in questo Paese”.