La Giunta di Montecitorio ha detto sì alla richiesta d’arresto per Nicola Cosentino da parte dei giudici napoletani. Del resto, era prevedibile un esito del genere, con la Lega che ha deciso di seguire la linea di Roberto Maroni, favorevole all’arresto del parlamentare PdL.
Il caso del coordinatore pidiellino in Campania preoccupa Silvio Berlusconi, tant’è vero che nelle ultime ore l’ex premier ha cercato di convincere Umberto Bossi che votare sì all’arresto sarebbe stato un errore. Il Cavaliere è sempre più alle prese con un partito attraversato da maldipancia interni.
L’Aula della Camera dei Deputati fra due giorni dovrà confermare o meno la decisione della Giunta. 48 ore fondamentali, che il PdL utilizzerà per cercare di ricucire con il Carroccio. E Cosentino? Sono sereno, avrebbe assicurato alle persone che lo hanno sentito: le cose sono andate come mi aspettavo, avrebbe aggiunto, dando a intendere che non si dimettera’ da coordinatore regionale, tantomeno si sospendera’ dal partito, perché convinto della propria innocenza: io, afferma, sono totalmente estraneo ai fatti.
Intanto il dibattito si accende, con il PdL che chiede di ribaltare alla Camera la decisione della Giunta: “La Giunta ha commesso un gravissimo errore che ci auguriamo venga corretto dal voto di Aula”, dichiara Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl a Montecitorio. “Se qualcuno pensa che operazioni di questo tipo non peggiorino il quadro e i rapporti politici, sbaglia in modo profondo".
Il Pd invece è di opinione opposta. Laura Garavini, capogruppo Pd nella Commissione parlamentare Antimafia, sottolinea: "Il primo via libera all’arresto di Nicola Cosentino è un atto di responsabilità che mi auguro troverà una conferma nel voto dell’Aula. Le inchieste che hanno riguardato il coordinatore campano del Pdl devono trovare un esito nel lavoro autonomo della magistratura".
Sempre nel Pd, c’è chi chiede che alla Camera si proceda con voto palese: “La gravita’ delle accuse rivolte a Cosentino e’ tale che nessuno puo’ pensare di nascondersi dietro alla segretezza di un voto per mettere i bastoni tra le ruote a chi sta lottando in prima linea contro la criminalita’ organizzata. Per questo il voto in aula su Cosentino deve essere trasparente e pubblico, cosi’ com’e’ stato quello di oggi in Giunta”.
Entro 48 ore, sapremo come sarà finita questa brutta storia.
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