Facili all’uso, pronti per le emergenze e pubblicizzati anche indirettamente con i film, i wurstel trovano sempre piu’ consenso tra consumatori. Con l’estate una bella insalata di riso farcita di wurstel e’ quanto di piu’ facile si può trovare sulla tavola degli italiani. Ma a guardare cosa c’e’ dentro qualche perplessita’ sorge spontanea.
I wurstel si ottengono macinando tagli non pregiati di carne suina, bovina, equina, di pollo e tacchino, con aggiunta di acqua, che serve ad aumentare la massa, e quindi il peso, e il sale. Le carni possono essere miste o singole.
Ma e’…. l’aggiunta che preoccupa un po’.
Al prodotto si aggiunge: latte in polvere, che serve ad assorbire meglio l’acqua; gli aromi per dare sapore; il glutammato monosodico per esaltare il sapore; l’ascorbato di sodio per mantenere il colore; i polifosfati per amalgamare l’acqua con la carne; il nitrito di sodio e nitrato di potassio per conservare; l’aroma di affumicatura per dare il sapore di… affumicato.
Nel frattempo le allergie alimentari aumentano anche a causa degli additivi, che sono una marea, tra coloranti, conservanti, antimicrobici, antiossidanti, esaltatori di sapore, aromi, stabilizzanti, gelificanti, lievitanti, emulsionanti e acidificanti.
Noi consigliamo di mangiare prodotti freschi, conservati con trattamento termico, calore o freddo, con prodotti naturali (sale, olio, ecc.) o con sistemi di essiccamento.
Primo Mastrantoni, segretario dell’Aduc
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
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