Noi, in Italia, dopo un momento di goduria economica e di sperpero delle sostanze, in libagioni, Rolex e Suv, abbiamo sempre bisogno del “ducetto” del momento, del Masaniello, del castigatore dei costumi, del Savonarola, del propugnatore di modelli teocratici che ci faccia sognare la giustizia divina che combatte i cattivi, i ricchi avidi, i capi boriosi, i libertini e che ci riporti sulla retta via, ricordandoci: Pentitevi, donate alla chiesa il maltolto! E via dicendo… Generalmente il tutto capita con il coinvolgimento popolare; popolo che già esasperato in precedenza da isteriche e petulanti invettive contro il demone cattivo da perseguire, è portato ad intravvedere supinamente nel novello Redentore della Patria – esaltato sugli altari -, finalmente, una riscossa personale al sopruso perpetrato dall’ingordigia del potente e ricco mostro da combattere.
In questo clima, chi approfitta (tra la parte dei giusti) è il solito nostrano fondamentalista del pensiero che, senza pudore, usa tutti gli stratagemmi per mettersi in evidenza, magari contrastando talebanamente qualche individuo che reclama, comunque, un certo “Stato di Diritto” che è stato infranto per le modalità cruente adottate dal Salvator Patriae nostrano. Costui è sicuramente la “mezza tacca” della politica che vuole strafare.
Oggi dice la sua Italo Bocchino, per il quale "La scelta di alcuni politici di criticare i controlli del fisco e’ sconvolgente e incomprensibile”.
La tecnica adottata da certe persone, consiste nel tagliare le asserzioni altrui utilizzandone solo la parte eclatante. Generalmente chi ha criticato l’azione dell’Agenzia delle Entrate ha, infatti, criticato il modo di agire, da sbarco in Normandia, da retata mafiosa, ma certamente non si è mai sognato di condannare la “substantia” dell’evento, che è quella di far pagare le tasse a tutti! In pratica la tecnica dell’approfittatore mediocre, è quella di mettere in cattiva luce, insomma di dare, in questo caso, quasi del connivente con gli evasori a chiunque critichi la metodologia muscolosa di indagine fiscale applicata a Cortina, gridandogli: Dagli all’untore…
E tutto ciò, proprio quando il capo di Bocchino – Fini – se ne sta “casualmente” al mare dall’altra parte del mondo, sicuro, in compagnia degli altri due “sostenitori a spada tratta” – tali Rutelli e Casini – del Governo attuale… Ma guarda un po’: essi, sicuramente non sapevano assolutamente niente della retata ampezzana.
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