Aldo Di Biagio, deputato eletto nella ripartizione estera Europa col PdL e poi passato al Fli, nel suo diciannovesimo giorno di sciopero della fame per l’emanazione senza modifiche del ddl anticorruzione, in una nota dichiara: “In questo momento gli scandali, le connivenze criminali svelate dagli inquirenti in Lombardia e in Calabria sono la testimonianza di quanto la politica debba finalmente purificarsi dalle contaminazioni e rigenerarsi in nome del bene pubblico e non della propria comoda poltrona. Gli italiani sono stanchi di scoprire ogni giorno un nuovo altarino del malaffare, ogni giorno un’accusa di corruzione, di peculato e di connivenza mafiosa, mentre il Paese vive una delle crisi più profonde degli ultimi decenni”.
“Mai come in questo momento bisogna accelerare sul ddl anticorruzione ancora bloccato al Senato – conclude l’eletto all’estero – ed è inutile che il Pdl ripeta il mantra di nuovi emendamenti ogni volta che esce un nuovo scandalo che lo riguarda, se poi addirittura il Segretario Alfano arriva ad esprimere solidarietà alla giunta comunale di Reggio Calabria sciolta per infiltrazioni mafiose. Ormai quello che resta dell’ex partito di maggioranza rasenta il ridicolo”.
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