Manuel Chiacchiarelli, segretario per la Svezia dell’Associazione italiani nel mondo, è intervenuto su Radio Cusano Campus.
Sulla situazione in Svezia. “Sono in Svezia da 10 anni, prima a Stoccolma, ora a Malmo – ha affermato Manuel -. Noi viviamo in una situazione surreale. Vediamo quello che succede nel mondo, in Italia, in Spagna, ma qui continuiamo a vivere normalmente. Il primo ministro ha detto fin dall’inizio che dobbiamo essere pronti ad ammalarci, a perdere qualche nostro caro, ma che è un sacrificio che bisogna fare per non far crollare l’economia”.
“Non sono stati fatti tanti tamponi, non contano i morti come li contiamo noi in Italia, però le vittime continuano ad aumentare”.
“Il governo si è rimesso al senso di responsabilità degli svedesi, ma soprattutto nel weekend la gente continua ad uscire, continua ad andare nei pub senza rispettare la distanza di sicurezza. Nei supermercati e nei negozi c’è stata la solita ressa per Pasqua. E anche se hanno consigliato di non spostarsi, i giornali hanno mostrato foto di persone che da Stoccolma, dove c’è il focolaio, si sono riversati verso le seconde case”.
“Io sono preoccupato, cerco di evitare qualunque contatto con la gente perchè non rispettano le distanze. Noi italiani siamo stati spesso derisi perchè loro pensano che stanno facendo la cosa giusta e che noi abbiamo sbagliato in Italia perchè siamo un Paese di vecchi e abbiamo troppi contatti sociali. Sta di fatto che in tutta la Scandinavia la Svezia è l’unica che non ha chiuso e ha i numeri peggiori della zona. Fino ad ora non c’è stato alcun ripensamento da parte del governo, si prosegue su questa strada”.