Danilo Toninelli, senatore del M5S, è stato ospite del programma “L’imprenditore e gli altri” condotto da Stefano Bandecchi, fondatore dell’Università Niccolò Cusano, su Cusano Italia Tv (canale 264 dtt).
Sui trasporti pubblici. “Le problematiche nel trasporto pubblico locale ci sono state. Quando ad agosto si è parlato dell’80% di capienza consentita, sapevamo già che il Cts raccomandava il 50%. Ma se avessimo imposto il 50% avremmo avuto gente impossibilitata ad andare al lavoro e a scuola. Stiamo scontando i tanti problemi strutturali che abbiamo a causa di tagli decennali. Chi oggi fa il borioso e il saputello dovrebbe solo starsene zitto perché quando stava al governo ha chinato la testa all’Europa ed ha iniziato a fare tagli trasversali ovunque. Oggi le cose stanno andando un po’ meglio, con la didattica a distanza, nelle ore di punta i mezzi sono più vuoti. E’ ovvio però che il tpl sia stata una delle problematiche principali che abbiamo avuto, forse quella gestita in modo peggiore”.
Sui negazionisti e riduzionisti. “La prima cosa che dobbiamo fare è rispettare le regole. Il covid oggi è il male, il nostro peggior nemico, quelli di una certa parte politica che hanno minimizzato hanno fatto il male della Nazione. Il “non ce n’è coviddi” che qualche imbecille sta rilanciando sta portando solo confusione”.
Sulla sanità. “Più sanità pubblica. La sanità dal 2001 è in mano come gestione e organizzazione alle regioni. Lo Stato centrale ha sbagliato nel fare i tagli, ma ancora di più hanno sbagliato le regioni, da quelle che hanno deciso di destinare troppi soldi alla sanità privata. C’è stata una commistione di interessi tra la politica e la sanità privata. Con la legge di bilancio 2019 siamo tornati a rinvestire nella sanità pubblica e continueremo a farlo. Purtroppo non si può ribaltare il sistema sanitario nazionale in pochi mesi”.