Ricardo Merlo, Sottosegretario agli Esteri e presidente del MAIE – Movimento Associativo Italiani all’Estero, contattato telefonicamente dall’agenzia DIRE in merito ai tanti connazionali che non riescono a tornare nel nostro Paese a causa del blocco dei voli, seguito all’epidemia di Coronavirus, ha dichiarato: “Ambasciate e Consolati all’estero sono al lavoro con compagnie di trasporto locali e italiane per ottenere prezzi agevolati per il rientro dei connazionali impossibilitati a rientrare in Italia”.
“A chi considera di partire per l’estero, ricordiamo in primo luogo – ha proseguito Merlo – che attualmente gli spostamenti in uscita dal territorio nazionale sono permessi solo per esigenze di lavoro, situazioni di necessità, motivi di salute, oppure per raggiungere il proprio domicilio. Valgono, sostanzialmente, le stesse limitazioni che si applicano agli spostamenti all’interno del territorio italiano: viaggi per turismo non sono consentiti“.
A chi parte per andare oltre confine, il Sottosegretario Merlo suggerisce di “informarsi sulle infrastrutture e gli itinerari effettivamente operativi, nonche’ di consultare il sito ‘Viaggiare Sicuri‘ per verificare eventuali restrizioni all’ingresso di passeggeri italiani o provenienti dall’Italia, nonche’ misure di cautela sanitaria imposte dalle Autorita’ del Paese di destinazione”. Molto importante “e’ anche registrare i propri spostamenti sul sito ‘Dove siamo nel mondo‘, cosi’ da essere piu’ facilmente contattabili in caso di emergenza”.
L’esponente del governo italiano ha assicurato che “la Farnesina e’ impegnata in prima linea per il supporto agli italiani bloccati all’estero, attraverso l’Unita’ di Crisi e l’azione della rete diplomatico-consolare. La struttura e’ attiva per individuare, in costante raccordo con le Autorita’ dei Paesi esteri, mezzi e itinerari per il rimpatrio dei connazionali. Le Ambasciate in Spagna, Albania, Malta, Marocco, e molte altre, sono al lavoro senza sosta per diffondere informazioni utili ai connazionali e agevolare il ritorno”.
Quanto a una stima del fenomeno, “non e’ possibile” ha detto il sottosegretario, che poi ha spiegato: “ci sono italiani temporaneamente all’estero, la cui presenza viene rilevata esclusivamente su base volontaria; per esempio attraverso registrazione sul sito ‘Dove siamo nel mondo’ dell’Unita’ di Crisi”.
In caso di difficolta’ per rientrare in Italia, per esempio per cancellazione del proprio volo, “il primo invito – ha detto Merlo – e’ quello di cercare percorsi alternativi: contattare linee aree ancora operanti e valutare itinerari che comportino un volo con scalo. Oppure considerare mezzi di superficie: treni, autolinee, navi e linee marittime in generale. A questo proposito, sottolineiamo che anche alla luce delle restrizioni attuali, sul territorio nazionale sono consentiti gli spostamenti per raggiungere il proprio domicilio, qualora si giunga in un aeroporto/porto o comunque in un’infrastruttura non prossima al luogo di residenza”. Il Sottosegretario agli Esteri conclude: “In caso sia necessaria assistenza, la rete diplomatico-consolare è a disposizione”.