Il sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta (PD) è intervenuto su Radio Cusano Campus e sulla fase due ha detto: “Per un po’ di tempo bisognerà convivere con quella che speriamo sia la parte conclusiva dell’epidemia. Certo, sarà una normalità ancora segnata dalle restrizioni, dalle mascherine, dal distanziamento, ma il tentativo di ripartire è necessario anche se con grande prudenza”.
Sull’Europa. “Alcuni Stati membri non hanno ancora compreso che nessuno si salva da solo. E’ molto importante che l’Europa sblocchi se stessa. Intanto procediamo con le manovre di sostegno all’economia, indipendentemente dall’Europa, perchè non possiamo aspettare. Non vedo alternative per l’Europa, ho fiducia che prevalga la razionalità perchè altrimenti vorrebbe dire condannarsi a un declino progressivo”.
Sulla ripresa dell’Italia. “Se scatta uno spirito nazionale di rivincita, di voglia di fare, come nel dopoguerra, sono davvero fiducioso sulle potenzialità del nostro Paese perchè abbiamo grandi risorse. Serve uno spirito di solidarietà nazionale, di voglia di uscire. Bisognerà sostenere le imprese più in difficoltà, però ci sarà anche una parte del mondo produttivo che ripartirà e sarà in grado di affrontare la nuova fase. Lo Stato deve mettere in campo un welfare molto innovativo per i cittadini più in difficoltà e dall’altra parte incentivi alle imprese”.
Sull’autonomia. “Il federalismo o l’autonomia differenziata, come si è visto in questo mese e mezzo, non può avere ricette totalmente diverse su come risolvere i problemi. La sanità, le ricette diverse anche tra Lombardia e Veneto, hanno dimostrato che ci vuole una visione nazionale. Non è in discussione l’autonomia, ma è evidente che ci sono grandi temi in cui se non c’è una visione nazionale non si va lontano.