Primo giorno di quarantena per la Repubblica Dominicana. Una quarantena indotta, cautelativa, non ancora obbligatoria. Gli esercizi commerciali sono tutti chiusi, o quasi; i ristoranti possono offrire solo servizio a domicilio. Chiuse scuole e università, mentre le banche lavorano a orario ridotto.
Anche ai Caraibi il coronavirus fa paura. I dominicani si sono spaventati dopo aver visto cosa è successo e sta succedendo in Europa, in Italia e in Spagna in particolare. Dunque restano a casa, riducendo al minimo le proprie attività. Hanno fatto tutti una grossa spesa e se ne staranno a casa, nella stragrande maggioranza dei casi, per i prossimi venticinque giorni. Almeno.
Per le strade di Santo Domingo, sempre intasate, pochissime auto. Sono chiusi i parchi pubblici, i cinema e i teatri, i mercati, i centri commerciali.
Boca Chica, località turistica a circa trenta minuti di auto dalla capitale, appare deserta. La sua spiaggia, sempre piena di turisti, è praticamente vuota. Poche le attività di ristorazione aperte: mai vista Boca Chica così.