All’inizio di questa settimana il Messico ha registrato la prima morte di una persona minore di 25 anni per cause riconducibili al contagio da coronavirus. Lo ha reso noto il ministero della Salute segnalando che la vittima era in una categoria di persone considerate a rischio dal momento che soffriva di una cardiopatia congenita.
A tutto il 14 aprile, fanno sapere le autorita’ sanitarie, in Messico si contano 5.399 contagi con 406 morti. Il 19,2 per cento dei malati da Covid-19 sono ricoverati in ospedale in gravi condizioni di salute.
Il paese e’ entrato il 24 marzo nella “fase due” dell’emergenza del nuovo coronavirus, quella legata alla verifica di casi di contagio non importati dall’estero. Il viceministro della Salute, Hugo Lopez-Gatell, ha pero’ avvertito che entro pochi giorni potrebbe scattare la proclamazione della “fase tre” dell’emergenza, quella in cui il numero di contagi entra nella fase di crescita piu’ acuta.
Una situazione gia’ presente in alcune zone del paese, ha detto il viceministro riservandosi pero’ di fare una dichiarazione unica per tutto il territorio nazionale – quando sara’ il momento – per non disorientare la cittadinanza.