Nicolas Maduro, dittatore rosso venezuelano, ha accusato il presidente colombiano Ivan Duque di aver organizzato un presunto piano per “contaminare” il Venezuela con il coronavirus attraverso i venezuelani che tornano nel loro Paese dalla Colombia come conseguenza della pandemia.
Maduro ha pure attaccato il presidente brasiliano Jair Bolsonaro, che “continua a insistere nel voler porre fine alla quarantena, nel non proteggersi con le mascherine, nelle follie piu’ perverse di una persona disturbata”.
Oggi il Venezuela, secondo i dati ufficiali, registra 824 casi confermati di coronavirus, con 10 vittime.
Maduro, che ultimamente sta facendo affermazioni e ragionamenti più assurdi del solito, ha dichiarato che Duque avrebbe dato l’ordine di “fare tutto il possibile per contaminare il Venezuela”, riferendo che per un gruppo di connazionali che attendevano da 10 giorni di poter tornare nel loro Paese, “improvvisamente sono arrivate le risorse per il rimpatrio e hanno iniziato a farli salire sugli autobus”.
Secondo Maduro, questi venezuelani rimpatriati sono stati rilevati positivi al coronavirus. Sarebbero insomma portatori del virus inviati di proposito dalla Colombia in terra venezuelana.
Maduro ha avvertito che che non consentira’ “che le malefatte di Duque contaminino il Venezuela” e ha messo in guardia la popolazione, la comunita’ scientifica, i medici, le forze armate e le forze di polizia del Paese.