Alla fine l’attesissimo discorso radio-televisivo del presidente della Repubblica Dominicana Danilo Medina alla Nazione c’è stato e a molti è anche piaciuto. Il governo della Repubblica Dominicana ha annunciato nuove misure per contrastare il diffondersi del coronavirus nel Paese, che ha un bilancio di 22 casi confermati ed un morto.
Il Parlamento ha dichiarato l’emergenza nazionale e disposto la chiusura di tutte le frontiere per 15 giorni e la sospensione delle lezioni nelle scuole fino al 14 aprile.
A partire da domattina si autorizzera’ solo l’atterraggio di voli charter che abbiano il proposito di riportare in patria turisti rimasti bloccati nell’isola. Sono esentati dal divieto anche gli aerei, le navi da carico e le petroliere che riguardano i rifornimenti di beni essenziali per la popolazione.
Tra le altre cose Medina ha confermato che in ottemperanza alle disposizioni dell’Organizzazione mondiale della sanita’ (Oms), per 15 giorni sono proibiti tutti gli eventi di massa di qualsiasi genere, ed e’ disposta la chiusura di bar, discoteche ed esercizi commerciali non essenziali. I ristoranti, infine, potranno funzionare solo per il servizio di delivery.
Alla fine il coronavirus è arrivato anche ai Caraibi. Santo Domingo è una città fantasma, o quasi. Mai così vuote le strade della capitale. Ed è solo l’inizio.