Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, risponde al Segretario Generale del CGIE, Michele Schiavone, che nei giorni scorsi aveva sottolineato la necessità di coinvolgere gli organi di rappresentanza degli italiani nel mondo, a partire dal Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, nella ricerca delle soluzioni per essere ancora più vicino ai nostri connazionali oltre confine al tempo del coronavirus.
“Gentile Segretario Generale – scrive Di Maio -, La ringrazio per le parole di apprezzamento espresse nei confronti della Farnesina su quanto finora fatto per la tutela e l’assistenza dei nostri connazionali all’estero a fronte dell’attuale pandemia.
Contiamo sul contributo del Cgie a sostegno delle nostre collettività all’estero per contribuire a mitigare l’impatto della diffusione del Covid- 19, anche sul piano economico e sociale.
Il ruolo di tutte le componenti delle comunità italiane nel mondo resta fondamentale per accrescere il livello di proiezione internazionale dell’Italia, in particolare in ambito economico e culturale”.
“Nell’ambito del decreto Cura Italia – prosegue il titolare della Farnesina -, abbiamo ottenuto uno stanziamento aggiuntivo di quattro milioni di euro per potenziare l’assistenza ai connazionali in stato di necessità, con l’erogazione di sussidi e la stipula di convenzioni con ospedali, centri medici e enti di assistenza.
Le Ambasciate e i Consolati sono ben consapevoli del potenziamento di cui sono dotati gli Organi di rappresentanza degli Italiani all’estero e restano disponibili a raccogliere le segnalazioni dei Comites per fare arrivare ai connazionali indigenti l’aiuto di cui hanno bisogno.
Nel confermarLe che condivido pienamente le Sue riflessioni sulla necessità di collaborazione, cooperazione e coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali per superare e contrastare gli eventi di questa crisi, Le invio i miei più cordiali saluti” conclude il ministro Di Maio.