Sul quotidiano Il Roma in edicola oggi si racconta la storia di di un gruppo di 11 poliziotti italiani che, insieme a un collega spagnolo, sono bloccati da una settimana in Bolivia. Impegnati in una missione umanitaria in Sud America, organizzata dall’associazione MotoForPeace Onlus, sono stati travolti in itinere dall’emergenza coronavirus.
«Siamo ora a La Paz – dicono a Il Roma – , ospiti di un seminario. Quando è possibile uscire, visto il coprifuoco, la gente del luogo ci insulta perché pensa che siamo stati noi ad aver portato il virus. Ci vedono come untori», spiega Bernardo Lepore, il presidente MotoForPeace Onlus e guida della missione, che coinvolge i membri della polizia di Stato, dei carabinieri, della Guardia di finanza e dei corpi di polizia esteri.
Oggi Alitalia, in coordinamento con l’Unità di Crisi della Farnesina, effettuerà due voli speciali da Dublino, uno da Il Cairo e uno da Belgrado, tutti con destinazione Roma, che garantiranno a oltre 900 connazionali di rientrare in Italia. Tuttavia – come giustamente scrive Il Roma – , se c’è chi finalmente oggi riuscirà a tornare a casa, molti altri restano bloccati all’estero. La Farnesina continua a lavorare 24 ore su 24 per riportarli a casa.