Ai tempi del coronavirus è crollato il numero dei turisti in Italia, dunque soffrono le nostre città d’arte. Crollato, per esempio, il numero dei visitatori del complesso monumentale del Duomo di Milano: si è passati dai 2,8 milioni del 2019 ai 550 mila stimati di qui alla fine dell’anno. Un calo di circa l’80%, in media. Persi 22-23 milioni di euro.
Fulvio Pravadelli, neo direttore generale della Veneranda fabbrica del Duomo, in occasione della conferenza stampa sulle nuove iniziative e i nuovi progetti definiti dalla Fabbrica per sostenere il Duomo e i suoi restauri nell’anno della pandemia, spiega: “Nel 2019 abbiamo avuto un record di presenze, quasi 3 milioni di turisti, di cui il 65% venivano dall’estero. Oggi il mondo è cambiato e quella che per noi è stata negli anni scorsi la principale entrata è venuta quasi ad azzerarsi”.
Questo crollo verticale delle entrate, però, non dovrebbe intralciare il programma di lavori di restauro della Fabbrica del Duomo. “Vogliamo assolutamente continuare i lavori – ha assicurato Pravadelli – abbiamo rinnovato il contributo col ministero delle Infrastrutture e stiamo finalizzando il contributo con la Regione Lombardia per altri tre anni, un rapporto che va avanti dai tempi di Expo. Grazie a questi contributi, alle riserve che abbiamo e quello che riusciremo a trovare con nuove forme di finanziamento, l’obiettivo è quello di andare avanti e proseguire coi lavori”.