Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, rispondendo al question time sullo scarso utilizzo da parte del Governo del meccanismo europeo per il rimpatrio dei connazionali bloccati all’estero dall’emergenza coronavirus, ha detto: “Finora abbiamo rimpatriato oltre 79mila connazionali grazie a circa 740 operazioni da 117 paesi. A fronte di 600mila cittadini europei rientrati, quasi 80mila sono italiani”.
“Dalla Spagna sono rientrati oltre 14mila connazionali, dalla Gran Bretagna oltre 34mila, con la priorità a turisti, studenti, lavoratori temporanei e persone vulnerabili. Se avessimo fatto ricorso in modo sistematico non potendo riservare i voli solo agli italiani avremmo dovuto triplicare il numero di voli, aumentando il periodo di rientro – ha aggiunto -. Abbiamo utilizzato il meccanismo europeo solo in Paesi con numeri più contenuti di connazionali per rientri dalla Bolivia, dal Nepal, dalla Thailandia, dal Sudafrica e altri”.
“Abbiamo più di cinque milioni di italiani iscritti all’Aire, agevolare il rientro di questi connazionali in questa fase” di crisi per l’epidemia di coronavirus “aprirebbe il rischio di un contagio di ritorno che potrebbe vanificare gli sforzi della collettività e del nostro sistema sanitario nazionale”.