Paola De Micheli, ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, in una intervista al Corriere della Sera parla della fase 2 dell’emergenza coronavirus: obbligo di mascherine per chi prende l’aereo, mentre per gli altri mezzi di trasporto “si sta valutando”. Ci saranno percorsi segnalati nelle stazioni e negli aeroporti per garantire che le persone che entrano e quelle che escono non si incrocino.
Per i mezzi pubblici, spiega l’esponente del governo italiano, “la riapertura sarà graduale. All’inizio le persone potranno spostarsi per lavoro o per altri motivi. Per i trasporti stiamo confermando e implementando il protocollo dello scorso marzo. Ci saranno regole chiare nelle stazioni dei mezzi pubblici e negli aeroporti, in particolare segnaletica e percorsi guidati per garantire flussi unidirezionali in entrata e uscita e il distanziamento sociale di un metro. I mezzi viaggeranno al massimo col 50% dei posti occupati. E ci vorrà personale per controllare il rispetto delle regole”.
La mascherina sarà obbligatoria “per tutti sugli aerei. E sui taxi, se si sale almeno in due. Per i conducenti dei treni e degli altri mezzi pubblici solo nel caso in cui non siano soli. Per i passeggeri di questi stessi mezzi la valutazione è in corso. La regola fondamentale sarà il distanziamento sociale. Ma stiamo studiando meccanismi per approvvigionarsi di mascherine in prossimità dei mezzi pubblici”.
Come si farà nelle città dove i mezzi prima viaggiavano sovraffollati? “Diventa fondamentale differenziare gli orari di lavoro, un tema sul quale stanno lavorando i ministri del Lavoro e dello Sviluppo con le associazioni imprenditoriali e sindacali. Sulla base dei dati Istat riferiti alle principali 8 città italiane, il maggior flusso di passeggeri si ha fra le 7.10 e le 7.40. Bisogna decongestionare questa fascia oraria”. Non si possono aumentare bus e metro? “Non ci sono i tempi per farlo nell’immediato. Dove si potrà sarà aumentata la frequenza negli orari di punta”.
Si parla di aperture delle Ztl dal momento che si prevede un aumento delle auto private: “Questo spetta alle amministrazioni locali deciderlo. Noi stiamo predisponendo misure legislative che potranno aiutare. Modificheremo il codice della strada per consentire l’apertura di piste ciclabili in via transitoria anche solo con segnaletica orizzontale e anticiperemo risorse. E nel prossimo decreto legge ci saranno incentivi per l’acquisto di bici, bici elettriche e monopattini. Inoltre, abbasseremo da 300 a 100 la soglia minima di dipendenti oltre la quale le aziende devono avere il mobility manager. Che avrà il compito di consigliare le migliori modalità di trasporto per i dipendenti”.
Le aziende hanno i soldi per far fronte alle spese previste dalle nuove regole? “Abbiamo già anticipato alle aziende un miliardo e 600 milioni, cioè l’80% del fondo per il trasporto pubblico locale. Col prossimo decreto daremo loro altre risorse. Inoltre stiamo lavorando con il ministero dell’Economia per definire i trasferimenti con cui compensare le aziende della mancata bigliettazione conseguente all’abbattimento del numero dei passeggeri trasportati cui vanno incontro”. De Micheli in conclusione si dice convinta che “quando ci sarà il vaccino” tutto tornerà alla normalità.