Il Comitato di presidenza del Consiglio generale degli italiani all’estero si è riunito in videoconferenza assieme al direttore generale della DGPIEM, Luigi Vignali, il direttore Paolo Crudele e i consiglieri Marcello Cavalcaselle, Giovanni De Vita e Marco Nobili, per fare una disamina sull’emergenza sanitaria e sugli effetti che si sono riverberati sulle nostre comunità nel mondo, pensando alla ripresa sociale, amministrativa e economica del postcovid per anticipare risposte puntuali e adeguate anche nei loro paesi di residenza.
“Benché l’Italia abbia già predisposto delle misure per l’allentamento progressivo delle regole per il rientro alla quotidianità, le realtà negli altri paesi sono diversificate – fa sapere il Cgie -. Tuttavia, il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale oltre a risolvere gli aspetti emergenziali legati ai rientri in patria dei nostri connazionali e all’assistenza dei meno abbienti e dei più fragili, per i quali il governo ha ulteriormente messo a disposizione della rete diplomatico-consolare cinque milioni di euro, raddoppiando la somma prevista dalla finanziaria, è chiamato a programmare in un’ottica prospettica la ripresa dei servizi consolari e della promozione economica e culturale del nostro paese”.
“Nonostante le difficoltà contingenti c’è piena consapevolezza e volontà, da parte del nostro paese, che saranno esperiti tutti gli sforzi necessari per garantire ai nostri connazionali all’estero le tutele e gli strumenti necessari per rassicurare le famiglie all’estero, che non saranno lasciate sole. Già nelle scorse settimane sono rientrati in Italia 70’000 connazionali e si stanno concludendo gli ultimi rientri, intanto è in atto la nuova fase di rafforzamento delle misure e degli interventi assistenziali e di rilancio del sistema paese nel mondo”, conclude il CGIE.