Chiedere di bloccare tutte le attività che non sono indispensabili, come chiedono i governatori delle regioni come il lombardo Attilio Fontana ed il veneto Luca Zaia, è corretto. Bisogna ridurre il più possibile gli spostamenti, per contenere il contagio. Si può rinunziare ad andare al bar per lo “Spritz” o per il “Bloody Mary” o ad andare in discoteca. Si può anche rinunziare alla gita fuori porta o alla festa di paese. Oramai, il virus è in casa nostra e sta facendo danni. La salute viene prima di tutto.
Chi esce di casa ed è portatore sano del Coronavirus rischia di contagiare altre persone; tra queste vi possono essere anziani e persone con altre patologie, le quali rischiano di essere contagiate e di avere problemi molto gravi. Vi è il rischio di vedere una sanità al collasso per la mancanza di posti in rianimazione. Dunque, è bene uscire solo per necessità (per fare la spesa, per esempio) e rispettando la profilassi del lavarsi spesso le mani, del restare alla distanza di almeno un metro dalle persone vicine, del non toccarsi naso, occhi e bocca con le mani e del coprirsi la bocca ed il naso con un fazzoletto monouso o con la piega del gomito quando si tossisce o si starnutisce.
Intanto, stando alle ultime notizie, sembra che in Israele si stia mettendo a punto un vaccino contro il Coronavirus. Se risultasse sicuro ed efficace, sarebbe bene fare delle deroghe alla normativa per metterlo in commercio per tutelare tante persone. Servono inoltre misure che possano aiutare imprese e famiglie, come la sospensione delle scadenze dell’IVA che ci sono entro il 16 marzo. Sembra che il governo stia recependo ciò, anche se potrebbe non bastare.
Infatti, vi è ancora l’Unione Europea. Le parole nefaste della presidente della Banca Centrale Europea non hanno lasciato presagire nulla di buono. La Banca Centrale Europea ha corretto il tiro ma la cosa non può essere liquidata come una “gaffe”. Il governo dovrà fare valere i diritti dell’Italia. Dunque, dobbiamo pensare alla salute, ma si deve fare qualcosa anche per ridurre il danno economico.