In piena emergenza coronavirus il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero – CGIE chiede al governo misure di assistenza economica e sanitaria per tutelare le comunità dei connazionali all’estero, compreso un “reddito di sopravvivenza”, rafforzamento dei servizi consolari, aiuti alle Pmi.
Attraverso un documento diffuso oggi, il CGIE indica, fra le richieste prioritarie, quella di “aumentare in modo consistente i fondi per assistenza diretta e indiretta gestiti dai Consolati e/o dai Comitati di assistenza locali nelle diverse circoscrizioni consolari per far fronte alle emergenze sul fronte sanitario (nei paesi in cui non esiste un sistema sanitario nazionale) e, sul fronte socio-economico, per le persone non inserite nei locali sistemi di welfare, almeno fino a che non vengano introdotte misure di assistenza e sostegno sociale universali”.
Viene inoltre chiesto di “avviare al più presto l’interlocuzione con Ue e Stati terzi per l’attivazione di un reddito di sopravvivenza per tutte le persone escluse da altre misure di welfare presenti”.
Il documento chiede anche il rafforzamento della rete consolare, garanzie di continuità per i corsi d’italiano all’estero, oltre a misure a favore di Pmi, professionisti e Sistema Italia nel mondo.