Intervistato da Paolo Mastrolilli su La Stampa, Bill Gates si dice pessimista sulla risposta americana alla pandemia: «L’impatto sulla salute è un passo indietro di 25 anni, e la povertà estrema è cresciuta del 7%. Dobbiamo fermare il virus, ma serve la collaborazione globale. Lavorare insieme per creare il vaccino».
Il fondatore di Microsoft è convinto che se le profilassi saranno efficaci, con un livello di vaccinazioni al 60%, la pandemia finirà nel 2022: «L’accesso farà la differenza. Secondo gli studi dalla Northeastern University, se i primi due miliardi di dosi andranno solo ai Paesi ricchi, avremo il doppio dei morti».