Cristiano Musillo, Console Generale d’Italia a Miami, dal primo giorno di aprile sta seguendo, insieme al suo staff di collaboratori, circa 400 casi di italiani ancora bloccati su tutte le navi da crociera, incluso quello che riguarda i 9 italiani sulla Oasis of the Sea, di cui 3 vogliono rimanere a lavorare sulla nave e gli altri 6 vogliono ritornare in Italia.
Tra questi 6 ci sono Riccardo Rapisarda e Giovanna Salaris (con il contratto di lavoro finito/scaduto). Cristiano e’ personalmente in diretto contatto con i connazionali e anche con la madre di Riccardo e i famigliari di Giovanna. Del loro caso ha parlato anche Rosario Fiorello, showman italiano, in un lungo post su Facebook.
“Il problema, che non e’ solo per gli italiani ma anche per tutte le altre Nazioni che hanno cittadini bloccati sulle navi, e’ che l’Autorità Sanitaria Americana non dà l’autorizzazione agli sbarchi”, spiegano fonti del Consolato Generale.
Paolo Mangia, coordinatore del MAIE a Miami, segue in dall’inizio questa vicenda: “Il nostro Console, Cristiano Musillo, e il nostro Ambasciatore, Armando Varricchio, con l’Unita’ di Crisi della Farnesina, stanno lavorando arduamente anche sui casi dei connazionali della nave Oasis”, spiega l’esponente del Movimento Associativo Italiani all’Estero.
Le nostre istituzioni diplomatiche avevano persino organizzato tutto affinchè i nostri connazionali potessero salire sul volo charter da Orlando per Roma; avevano preso i nostri sei italiani con la scialuppa e portati su una piattaforma sulla quale hanno controllato che non mostrassero nessun sintomo del coronavirus, ma alla fine il consenso allo sbarco non è’ arrivato dalle autorità americane e così hanno dovuto riportarli a bordo della nave.
Le autorità degli Usa hanno fatto sapere di stare ancora valutando la situazione delle crociere; quando riterranno opportuno, daranno l’autorizzazione allo sbarco per tutti (tutte le Nazioni, non solo per l’Italia o gli italiani). In ogni caso, ad oggi si ritiene che il permesso delle autorità americane potrebbe arrivare a breve.
Insomma, da parte italiana – Farnesina, Ambasciata e Consolato – è tutto pronto, si attende soltanto lo sblocco da parte delle autorità degli Stati Uniti.
Certo è, assicurano dal nostro Consolato a Miami, che nessun italiano verrà lasciato solo. La sede sta lavorando ininterrottamente per risolvere le situazioni e le necessità dei connazionali: solo negli ultimi dieci giorni ha risposto a quasi duemila tra telefonate e email, tutti casi diversi e tante richieste di aiuto.