Lo spiraglio che ha fatto breccia nell’incomunicabilita’ tra le due Coree trova la sua spinta nel summit che tra poche ore, nel ranch californiano di Sunnylands, vedra’ il summit tra i due potenti della Terra: il presidente americano Barack Obama e la sua controparte cinese, Xi Jinping. ‘Essendo la questione nordcoreana un tema di discussione tra i due leader, meglio evitare di essere troppo sotto i riflettori in termini negativi’, ha affermato un’autorevole fonte vicina ai rapporti intercoreani, invitando – sulla base di tali presupposti – alla prudenza sull’uso di parole come ‘disgelo’. Pur in presenza di una proposta di dialogo partita dal Nord, mancano ancora quei ‘fatti’ per riavviare il negoziato a Sei (la denuclearizzazione della penisola in cambio di aiuti per Pyongyang), come promesso a Xi da Choe Ryong-hae, l’inviato speciale del leader nordcoreano Kim Jong-un, nell’incontro avuto a Pechino poche settimane fa.
Comunque, dopo mesi di aspre tensioni e minacce di attacchi militari anche atomici, Pyongyang ha deciso oggi di proporre a Seul di intavolare colloqui per normalizzare i rapporti sui progetti commerciali, tra cui la zona industriale di Kaesong, ferma da due mesi. A stretto giro, il governo sudcoreano ha prima ‘apprezzato’ l’apertura e poi avanzato l’ipotesi di un incontro ‘ministeriale’ da tenere a Seul il 12 giugno.
L’offerta del dialogo e’ stata fatta dal Comitato per la riunificazione pacifica della Corea, l’apposito organo della Corea del Nord incaricato della gestione delle relazioni con la Corea del Sud: in una nota diffusa dalla Kcna, il Comitato non ha specificato il livello dei colloqui, aggiungendo che luogo e tempistica ‘potevano essere fissati secondo le preferenze’ di Seul e che, oltre a Kaseong che interessa 53.000 lavoratori del Nord e 123 imprese del Sud, potevano essere temi di discussione il rilancio del sito turistico del monte Kumgang e le riunioni delle famiglie separate dopo la Guerra di Corea del 1950-53.
Non solo: se le autorita’ sudcoreane ‘mostreranno onesta’ e sforzi sinceri nella ricostruzione della fiducia’, il Nord avrebbe rimosso le misure ‘punitive’ adottate a partire da marzo, con l’inasprimento dello scontro diplomatico, tra cui l’annullamento unilaterale dell’armistizio del 1953. La presidente sudcoreana Park Geun-hye, nella cerimonia al Cimitero nazionale per il 58/mo anniversario della Giornata della Memoria (dei caduti del conflitto coreano) ha esortato la Corea del Nord ad accettare la politica della ‘costruzione della fiducia’ reciproca, unica via per la pace.
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