Nuovi incarichi di vertice in Corea del Nord. Nel corso della riunione di ieri, l’Assemblea suprema del popolo ha sostituito il suo Capo di stato de facto, ruolo in gran parte simbolico che rappresenta il Paese all’estero, da un uomo sanzionato dagli Stati Uniti per presunte violazioni dei diritti umani, secondo quanto riportato dalla stampa ufficiale.
A prendere il posto di Kim Yong Nam, presidente del Presidium con funzioni essenzialmente onorarie da quasi 20 anni, è stato infatti Choe Ryong Hae, riferisce la KCNA.
Nella stessa riunione, è stato deciso che Kim Jong-un resta ‘leader supremo’ come la rielezione alla presidenza della commissione sugli Affari statali, il più alto organo decisionale della Corea del Nord.
All’età di 91 anni, Kim Yong Nam è una delle personalità più longeve della Corea del Nord. Considerato da tempo il volto diplomatico del Paese, ha partecipato a diversi eventi internazionali nel 2018, tra cui vertici storici con i leader statunitensi, cinesi e sudcoreani, nonché i Giochi olimpici invernali in Corea del Sud. Il pensionamento era previsto a causa della sua età avanzata.
Il suo sostituto, considerato l’uomo numero due dietro il leader nordcoreano Kim Jong Un, è nato nel 1950, sintomo che ci sono cambiamenti generazionali nella parte superiore dello stato nordcoreano. La KCNA ha definito la sua selezione un “grande evento politico di importanza storica cruciale”.