Matteo Salvini continua a puntare il dito sul coprifuoco e sui social scrive: “Folle mettere a rischio la stagione estiva dell’Arena di Verona”, “impossibile da pianificare con il coprifuoco alle 22 fino a luglio e un limite a 1.000 per gli spettatori come previsto dal decreto di ieri (che anche per questo la Lega non ha votato). Musica, arte, cultura e turismo non meritano chiusure e punizioni per altri mesi, il governo ascolti l’appello di Verona e dei Veronesi, del sindaco Sboarina e della Lega”.
Replica il ministro della Cultura, Dario Franceschini: “Anche se non ha fatto votare il decreto dai suoi Ministri, Salvini potrebbe almeno farselo spiegare. Scoprirebbe che una norma prevede, come lo scorso anno, la possibilita’ di derogare al limite massimo di 1000 spettatori all’aperto, con decisione della conferenza delle regioni. Quindi, come lo scorso anno, l’Arena potra’ avere la deroga su iniziativa della Regione Veneto”.
Secondo quanto prevede la norma citata dal ministro “In zona gialla, in relazione all’andamento della situazione epidemiologica e alle caratteristiche dei siti e degli eventi all’aperto, puo’ essere stabilito un diverso numero massimo di spettatori, nel rispetto dei principi fissati dal Comitato tecnico-scientifico, con linee guida idonee a prevenire o ridurre il rischio di contagio, adottate, per gli spettacoli all’aperto di cui al comma 1, dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e, per gli eventi e le competizioni all’aperto di cui al comma 2, dal Sottosegretario con delega in materia di sport. Per eventi o competizioni di cui al medesimo comma 2, di particolare rilevanza, che si svolgono anche al chiuso, il predetto Sottosegretario puo’ anche stabilire, sentito il Ministro della salute, una data diversa da quella di cui al medesimo comma 2.”
Non tarda ad arrivare la controreplica del capo delle camicie verdi: “Franceschini non ricorda neanche quello che ha votato ieri, e’ preoccupante. Glielo ha spiegato bene il sindaco di Verona, che chiede giustamente che venga eliminato il coprifuoco alle 22 (che impedirebbe qualsiasi evento) e che venga lasciata ad ogni singola Regione (in questo caso il Veneto) la possibilita’ di decidere sull’aumento di presenze e spettatori agli spettacoli. Per chiarezza, allego allo sbadato ministro la lettera inviata proprio oggi dal sindaco della citta’ ai parlamentari”.