L’ultima volta che il Napoli ha alzato una coppa al cielo e’ stata una sera di settembre di ventidue anni fa: ci si giocava la Supercoppa italiana, era il primo settembre del 1990 e contro la Juventus di Maifredi, all’inizio di un ciclo che non sarebbe mai sbocciato, c’erano gli azzurri dell’ultimo Maradona, freschi di secondo scudetto e con Careca in campo a fare coppia in attacco col ‘pennellone’ Silenzi. Fini’ 5-1 per il Napoli con doppiette di Careca e Silenzi e gol di Crippa interrotte dalla rete di Baggio: un trionfo che un’intera citta’ sogna adesso di replicare a distanza di oltre vent’anni e dopo una traversata nel deserto che ha visto i partenopei passare per i polverosi campi della serie C.
E’ pensando a quella serata di fine estate che la citta’ attende la sfida di domani, che potrebbe assegnare agli azzurri la quarta Coppa Italia della loro storia. Sarebbe la giusta ricompensa per un gruppo rifondato da zero e che dopo gli anni bui della C e della B ha riacquistato un posto di rispetto nella elite del calcio nazionale coronato dalla partecipazione di tutto rispetto alla Champions League di quest’anno.
La citta’ e’ pronta a colorarsi d’azzurro, ma solo un attimo dopo il fischio finale a risultato acquisito, non prima perche’ anche la scaramanzia ha la sua parte. E non e’ difficile immaginare quello che potrebbe succedere se la squadra tornasse a Capodichino col trofeo tra le mani. In migliaia seguiranno la squadra a Roma con carovane di auto e pullman, roba da esodo di inizio estate: gli altri, quelli che rimarranno a Napoli, saranno incollati alla televisione con l’opzione maxi schermo installato alla Rotonda Diaz sul lungomare di via Caracciolo liberato dalle macchine. Ma la partita verra’ seguita dai numerosi tifosi napoletani in ogni parte del mondo.
Inoltre la sfida dell’Olimpico sara’ diffusa sugli schermi di numerose sale cinematografiche, in alcuni casi in 3d. Un modo, anche questo, per evitare che persone non in possesso di biglietto si mettano in viaggio per Roma dove finirebbero solo per creare problemi di ordine pubblico, senza avere peraltro alcuna possibilita’ di assistere alla partita: ‘una follia’ come l’ha definita il questore di Napoli Merolla.
La squadra, intanto, e’ giunta a Roma in mattinata per la rifinitura. Quella di domani potrebbe essere l’ultima apparizione in maglia azzurra del Pocho Lavezzi, per il quale potrebbe scatenarsi un’asta tra Psg, Inter e un paio di squadre inglesi. Il suo posto potrebbe essere preso dal giovane Insigne, un prodotto del vivaio partenopeo che tanto bene sta facendo in serie B al Pescara. De Laurentiis ne ha parlato qualche giorno fa con Zdenek Zeman al telefono. ‘E’ stato il presidente a telefonarmi – ha detto oggi il boemo -. Abbiamo parlato anche di Vargas e ha detto che hanno preso un giocatore che doveva rappresentare un importante rinforzo e che invece non e’ stato utilizzato molto’. Ma in attesa del futuro, con o senza Vargas, il Napoli chiede a Pocho l’ultimo acuto prima dei saluti.
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