Prove tecniche di navigazione per Luna Rossa, nello specchio di mare di Auckland, dove la settimana scorsa il catamarano nuovo di zecca e’ stato battezzato con un secco colpo di Dom Perignon dalla madrina Miuccia Prada. Gia’ mercoledi’ scorso il multiscafo targato Prada avrebbe dovuto prendere il mare, ma l’assenza pressoche’ totale di vento ha costretto gli strateghi italiani a posticipare le prime manovre con la nuova ‘corazzata d’argento’, che si specchia nell’acqua, creando un suggestivo e per certi versi destabilizzante gioco di riflessi. Luna Rossa, nella mattinata neozelandese (tarda notte in Italia), ha navigato per circa cinque ore, permettendo a una grossa fetta dell’equipaggio di decifrare i nuovi meccanismi e, allo skipper Max Sirena, di testare le capacita’ degli uomini a disposizione. Il team sta cercando di capire le reali difficolta’ di un ‘manufatto’ (per dirla come il patron Patrizio Bertelli) ancora tutto da scoprire.
Luna Rossa, nella baia di Hauraki, ha dato spettacolo, volando sulle onde con grande agilita’. E’ rimasto a terra Francesco Bruni, tattico e timoniere designato a pilotare questo mostro del mare, costruito un poco piu’ di un semestre. Sono rimasti a terra anche gli spagnoli, ma anche per loro – cosi’ come per l’azzurro che ha gia’ partecipato alla sfida di Valencia 2007 – ci sara’ tempo per impadronirsi del mezzo.
La sfida riparte da Auckland, dove tutto era cominciato verso la fine degli anni ’90 e dove Luna Rossa ha vinto una Louis Vuitton cup, il trofeo assegnato allo sfidante dell’America’s cup che riesce a sconfiggere gli altri challenger. Luna Rossa preparera’ la nuova sfida fianco a fianco con i ‘kiwi’ di Grant Dalton e Dean Barker, ma i giochi si decideranno a San Francisco, in un’altra baia, a cominciare da luglio dell’anno prossimo. I sogni, a quel punto, lasceranno spazio alle speranze e alle ambizioni.
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