Contributi all’editoria online? L’Italia non li riconosce: lo Stato spende milioni e milioni di euro per sostenere la carta stampata, ma ignora completamente chi fa informazione in rete. Ma forse la svolta è vicina.
Paolo Peluffo, sottosegretario all’Editoria, apre uno spiraglio: prima di tutto spiega che, per ciò che riguarda la casta stampata, i contributi – sono 120 i milioni di euro che il Governo erogherà come contributi all’editoria per il 2012, molto meno dei 150 del 2011 – saranno stanziati «sulla base di parametri industriali corretti che spingano le imprese verso comportamenti adeguati alla evoluzione del settore». Ma a noi interessa in particolare l’informazione online: «Il Governo – annuncia Peluffo – sta pensando anche a un maggiore impegno verso l’editoria online e a comportamenti che rendano le imprese più sane. È indispensabile pensare a un sistema completamente rinnovato che guardi al futuro». Parole che sottoscriviamo non una, non cento, ma mille volte. Del resto su ItaliaChiamaItalia quante volte ne abbiamo parlato? Vuoi vedere che qualcosa si muove? La speranza c’è, ma noi di certo non ci illudiamo: siamo abituati alle parole di politici e governanti, che troppo spesso poi – purtroppo – non si trasformano in azioni concrete.
In Italia nessun sostegno al digitale. In Europa, invece… Editoria, Se l’Italia ignora l’informazione online ignora il futuro – di Ricky Filosa
Editoria, La crisi irreversibile della carta stampata – di Ricky Filosa
Discussione su questo articolo