“In merito alla crisi aziendale che sta attraversando Askanews, tengo ad esprimere la mia vicinanza ai lavoratori in questo momento di difficolta’. A loro va la mia solidarietà”. Lo afferma in un comunicato il sottosegretario all’Editoria Vito Crimi (M5S).
“Fin dal primo giorno, insieme al Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria, mi sono interessato alla vicenda valutando tutti i percorsi e le prospettive che potessero, nel rispetto della legge, salvaguardare i lavoratori – prosegue la nota -. Abbiamo sempre ascoltato tutte le voci e tutti i protagonisti coinvolti in questa circostanza. Da parte mia e del Dipartimento e’ stata riconosciuta loro sempre la massima disponibilita’ al confronto e una costante informazione”.
“Tuttavia, sono necessarie alcune precisazioni. L’agenzia Askanews ha attualmente un contratto con Palazzo Chigi per l’erogazione del servizio di agenzia di stampa con decorrenza da agosto 2018 per 4,23 milioni di euro l’anno. A questo si aggiungono i contratti per l’estero, stipulato con il Maeci (Ministero degli Esteri, ndr) per 210 mila euro l’anno, e con la Camera dei Deputati per 200 mila euro. Askanews non e’ risultata vincitrice di alcuno dei bandi di gara, essendosi classificata terza nei due lotti ai quali ha partecipato. E’ subentrata soltanto successivamente (nell’agosto 2018), a seguito della rinuncia al contratto da parte di chi la precedeva in graduatoria, che nel frattempo ha vinto un altro lotto”.
“Considerando i contratti in essere, non posso che confermare che le scelte relative al futuro dell’azienda sono responsabilita’ esclusiva dell’editore – conclude Crimi -. Il Dipartimento per l’Editoria ha sempre operato nel rispetto della legge varata dal Governo precedente, la quale puo’ essere opinabile ma certamente non eludibile dalle amministrazioni che devono limitarsi a darne attuazione”.