Secondo Coldiretti, a far salire al livello record di 120 miliardi di euro la contraffazione alimentare del Made in Italy nel mondo è stato l’embargo russo contro i cibi europei, con il moltiplicarsi nel Paese di Putin del falso Made in Italy a tavola, dal Parmesan al salame Milano all’insalata ‘Buona Italia’.
L’allarme è contenuto nella relazione annuale dell’intelligence al Parlamento.
Al danno diretto delle mancate esportazioni in Russia dall’agosto 2014, segnala la Coldiretti, si aggiunge la beffa della diffusione nei supermercati di prodotti di imitazione che non hanno nulla a che fare con il Made in Italy.
In molti territori, dagli Urali alla regione di Sverdlovsk sono sorte fabbriche specializzate nella lavorazione del latte e della carne per coprire la richiesta di formaggi duri e molli, così come di salumi, che un tempo era soddisfatta dalle aziende agroalimentari italiane. Un fenomeno che ha colpito anche i ristoranti italiani che, dopo una rapida esplosione nel Paese di Putin, hanno sostituito i prodotti alimentari Made in Italy originali con quelli taroccati di bassa qualità.