Certa stampa continua ad attaccare Giorgia Meloni ed il centrodestra. Sia chiaro, la critica è legittima. Però, dovrebbe riguardare le questioni squisitamente politiche; gli attacchi a livello personale, le supposizioni maligne e l’incitamento all’odio non sono accettabili.
Contro Giorgia Meloni ed il centrodestra è stata fatta una campagna mediatica fondata sull’odio. Basti pensare a com’è stato trattato da certa stampa il presidente della regione Marche Francesco Acquaroli all’indomani dell’alluvione di Senigallia.
Con la vittoria del centrodestra certi toni si sono inaspriti. Contro Giorgia Meloni si sta scrivendo (e dicendo) di tutto. Si è tirata in ballo persino la sua famiglia e lei è stata costretta a diffidare i giornalisti a livello legale. Ella ha tutto il diritto di tutelare la propria famiglia e se stessa.
Tutto questo è normale? Da quello che si vede, sembra proprio di no. Una cosa è non essere d’accordo con la linea politica di Giorgia Meloni, di Fratelli d’Italia e del centrodestra. Questo è lecito e legittimo. Ci sta. Ben altro discorso, invece, è attaccare Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia ed il centrodestra con attacchi a livello personale, anche mentendo.
Quello che si sta vedendo in questi giorni, quando va bene, è ridicolo, ma sta assumendo toni preoccupanti. Arrivare a mettere in mezzo le famiglie delle persone ed esponendole all’odio rischia di portare a qualcosa di brutto. Certa stampa farebbe bene a fare una cosa: il suo lavoro.
Il lavoro dei giornalisti è uno solo: informare i cittadini. Se facessero questo, certi giornalisti che oggi attaccano Giorgia Meloni ed il centrodestra farebbero un grande servizio alla comunità.