Poteri speciali delegati al Presidente del Consiglio in caso di scalate su proposta del Ministro della difesa e, se si tratta di aziende controllate dallo Stato, su proposta del Ministro dell’economia. E questo per difendere le aziende nazionali considerate ‘strategiche’ da eventuali appetiti esteri. E un anticipo dei fondi per fornire subito piu’ liquidita’ ai comuni. Sono due degli interventi varati dall’ultimo Cdm prima della pausa estiva che quest’anno durera’ poco: una nuova riunione e’ infatti gia’ prevista per il 23-24 agosto sempre se la situazione sui mercati si manterra’ ‘stazionaria’.
Con l’ok ad un Dpcm, il Governo ha intanto posto il secondo tassello dell’operazione nata per superare la golden share dopo i rilievi europei. Il decreto, varato definitivamente nello scorso mese di maggio, era stato infatti necessario per l’apertura di una infrazione da parte dell’Ue. La vecchia normativa del 1994 cozzava infatti con i principi europei e sull’Italia pendeva anche un giudizio della Corte di Lussemburgo. Si passa cosi’ dalla ‘golden share’ al ‘gold power’, cioe’ ai poteri speciali da utilizzare sulle aziende che operano in settori strategici (Difesa, Energia, Comunicazioni, Infrastrutture). Il Dpcm definisce cosi’ il perimetro e i contenuti del possibile esercizio dei poteri. Piu’ in dettaglio, in base alla legge dell’11 maggio 2012, il presupposto dell’esercizio di tali poteri e’ l’esistenza di una minaccia di ‘grave pregiudizio’ per gli interessi essenziali della difesa e sicurezza nazionale. Nella sostanza – spiega una nota di palazzo Chigi – il Presidente del Consiglio puo’ esercitare i propri poteri speciali attraverso l’imposizione di specifiche condizioni all’acquisto di partecipazioni. Puo’ anche porre il veto all’adozione delle piu’ significative delibere societarie o apposizione di specifiche condizioni, se sufficienti a garantire adeguata tutela e opporsi all’acquisto di partecipazioni che raggiungano un livello tale da compromettere gli interessi protetti secondo valutazioni da operare caso per caso, non essendo possibile ricorrere a fattispecie astrattamente predeterminate (esempio: fissazione di soglie minime di rilevanza). Successivamente il decreto sara’ sottoposto al parere del Consiglio di Stato e comunicato alle competenti Commissioni parlamentari prima della sua adozione. Poi a settembre arriveranno i regolamenti attuativi. Il testo varato (in tutto tre articoli) punta alla ‘cura di interessi generali e fondamentali per la vita del Paese’ salvaguardando gli ‘interessi vitali dello Stato’ ma con misure ‘meno restrittive’, rispetto al ’94. Si interviene cosi’ sulle societa’, anche private, che operano nel settore della Difesa e della sicurezza nazionale. Tra i settori ora ‘protetti’ i sistemi di comando, controllo, comunicazioni, computer e informazioni; sensori avanzati integrati nelle reti di comando che garantiscono sorveglianza, degli obiettivi e identificazione degli ordigni esplosivi. Sistemi con o senza equipaggio per contrastare gli ordigni esplosivi; sistemi d’arma e aeronautici avanzati; sistemi di propulsione aerospaziale e navali militari.
Infine, per quanto riguarda i comuni, il Cdm ha deciso di anticipare il pagamento della meta’ della terza ed ultima rata 2012 del Fondo sperimentale di riequilibrio per i Comuni delle Regioni a statuto ordinario e questo ‘al fine di fronteggiare le svariate situazioni di deficit di liquidita’. In questo modo si permettera’ ai bilanci comunali di poter immediatamente disporre di una somma pari a 1 miliardo e 190 milioni.
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