Approvato oggi dal Consiglio dei Ministri riunito a Palazzo Chigi il ddl costituzionale di riforma dell’architettura dello Stato. Un’approvazione "salvo intese" (ovvero con la possibilità di proporre emendamenti): solo il 4 settembre – che tra l’altro sarà domenica – "ci sarà il via libera definitivo", secondo quanto ha spiegato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in conferenza stampa, al termine del Cdm.
La pausa estiva servirà "per fare gli approfondimenti". Proporio per questo, sarà "costituito un Comitato a cui parteciperanno tutti i ministeri, i capigruppo di Camera e Senato, giuristi esterni", ha annunciato il premier.
Il Cdm è iniziato alle 9:45 e si è concluso poco prima delle 13. Nessuno scontro fra il premier e i ministri leghisti, come potevano invece far pensare la scintille di questi giorni legate al caso Papa: "Ho sentito Calderoli e Maroni e ho avuto modo di conoscere la posizione in proposito di Bossi. Non c’è nessuna preoccupazione per la solidità e la tenuta della maggioranza", ha detto il Cavaliere, aggiungendo che nel pomeriggio avrebbe sentito il leader leghista al telefono. Per il premier, "nessun rischio per la coalizione di governo".
IL DDL: TAGLIO PARLAMENTARI E SENATO FEDERALE Fra le altre cose il ddl costituzionale approvato oggi dal Consiglio dei ministri contiene il taglio del 47% del numero dei parlamentari, il superamento del bicameralismo perfetto con la nascita del Senato Federale, il rafforzamento dell’esecutivo. 32 articoli, che sono serviti a gettate le basi per l’altra grande riforma da far viaggiare al fianco del federalismo fiscale.
Il numero dei deputati, secondo quanto approvato dal Cdm, passerà da 630 a 250, quello dei senatori da 315 a 250. Proprio come stabiliva la bozza Calderoli, girata nei giorni scorsi su giornali e agenzie.
Arriva anche il Senato Federale, che dà quindi lo stop al bicameralismo perfetto: sarà eletto a suffragio universale e diretto su base regionale.
IL DUBBIO SULLA CIRCOSCRIZIONE ESTERO La Circoscrizione estero, secondo quanto riportano alcune agenzie, viene soppressa. Attenzione però: su questo punto in particolare la situazione non è ancora chiara. Sono diverse le agenzie e i siti web dei giornali nazionali che danno la Circoscrizione estero come morta e sepolta. Ma nel comunicato ufficiale di Palazzo Chigi questo non è uno dei "punti principali" citati.
Fra gli altri punti contenuti nel ddl, c’è quello che prevede che i presidenti emeriti della Repubblica siano deputati di diritto e a vita; inoltre, l’indennità che i deputati e i senatori federali riceveranno corrisponderà "alla loro effettiva partecipazione ai lavori". Il presidente del Consiglio dei Ministri diventa ”Primo Ministro”. Il Cav, che auspica la "collaborazione dell’opposizione", su questo punto è chiaro: il Primo Ministro "potrà nominare i ministri. E sostituiremo la figura dei sottosegretari con quella dei viceministri".
IL PROSSIMO GUARDASIGILLI Berlusconi, a proposito di ministri, in conferenza stampa ha anche annunciato che la prossima settimana si recherà dal presidente della Repubblica per proporre il nome di colui che dovrà sostituire il ministro della Giustizia Angelino Alfano, ormai segretario del PdL.
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