Sono 376 comitati all’estero e 78 quelli in Italia, a cui si aggiungono 254 centri PLIDA, con 20.468 certificati emessi lo scorso anno, 95 presidi letterari, 135.000 soci, 40 scuole associate nel progetto Adasim, 500.000 libri contenuti nelle biblioteche della Società Dante Alighieri sparse nel mondo.
Sono questi i numeri illustrati giovedì 12 settembre da Alessandro Masi, Segretario Generale e Vicepresidente esecutivo della Società DANTE Alighieri, che ha presentato la Relazione su “Presente e futuro della Dante”, nell’ambito dell’84° Congresso internazionale della Società Dante Alighieri, dal titolo “L’italiano, luce nel mondo”, di cui si è tenuta oggi una giornata di “pre-congresso” a Palazzo Firenze.
“Una rete capillare – l’ha definita Masi – in grado di sostenere il progetto Italia insieme alle compagini di governo, ossia il Ministero degli Esteri, della Cultura e dell’Università e non ultimo quello dell’Interno. Si poteva fare di più? – ha aggiunto – Forse sì, se soltanto tutti noi credessimo in un progetto di pace e incontro fra le diversità culturali, non dello scontro”.
Il Segretario si è poi soffermato sulla Consulta degli scrittori stranieri che hanno scelto nell’italiano la loro lingua di adozione, che “sta nascendo da un’idea del nostro presidente, Andrea Riccardi”. Scegliere di scrivere in italiano, ha detto Masi, “non è solo un fenomeno culturale, riveste anche un dato sociale. Significa aderire anche a un modello sociale costituito da un’ampia garanzia di libertà e di democrazia, di libero confronto. Non a caso Edith Bruck, la scrittrice di origine ungherese finita nel lager nazisti, ha fatto della lingua di Dante la sua nuova patria. Parla dell’italiano come lingua di libertà”.
D’altra parte, “la lingua e la cultura italiana possono rappresentare una luce, sono viste come luce. C’è una concezione in Italia e all’estero che di fatto fa dell’Italia un luogo di luce, che illumina. E questo non sarebbe possibile senza una presenza locale, che ciascuno di noi nei comitati di fatto rappresenta”, ha detto Andrea Vincenzoni, Vicesegretario Generale della Società Dante Alighieri. E sui comitati, “sono 115 quelli presenti in queste giornate, da tutti i continenti e da oltre 30 paesi – ha precisato – mai stati così tanti. Evidentemente la Dante continua a instillare quella passione che è l’elemento fondamentale su cui operiamo”.